Abusi edilizi

Che cosa sono gli abusi edilizi?

Gli abusi edilizi riguardano la realizzazione di un edificio senza dichiarare al comune competente per territorio l'inizio dell'attività del cantiere oppure senza avere assolutamente il permesso di costruzione. Sono illeciti penali e si verificano sia se si costruisce un'intera opera edilizia che realizzando semplicemente una modifica o un ampliamento di qualunque entità nel volume, nella sagoma o nella superficie dell'edificio senza avere l'autorizzazione amministrativa in tal senso. Inoltre si verificano quando si cambia senza autorizzazione la destinazione d'uso di un immobile. La costruzione di un'opera si classifica nella categoria degli abusi edilizi quando si edifica su suolo non edificabile oppure senza approvazione su suolo edificabile. Sono disciplinati dal Testo Unico sull'edilizia al Titolo IV. Gli abusi edilizi sono reati penali, quindi chi li mette in pratica è soggetto a una sanzione, amministrativa e/o all'arresto.
Esempio di abusi edilizi

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Le sanzioni previste per gli abusi edilizi

Demolizione degli abusi edilizi A seconda di quale tipo di abusi edilizi si è compiuto cambia anche il tipo di sanzione. Se gli abusi edilizi comportano solo una difformità parziale dall'opera autorizzata, verranno sanzionati con una multa calcolata solo per la parte costituente abuso. Il responsabile dell'ufficio o il dirigente devono esprimere un parere motivato entro 60 giorni dal momento in cui è stata presentata l'istanza completa. In ogni caso la sanzione sarà di almeno 516 euro fino a un massimo di 5.164 euro. Se invece gli abusi edilizi riguardano interventi eseguiti senza l'autorizzazione a costruire (oppure completamente difformi a quanto previsto nel permesso), viene emanata un'ordinanza di demolizione. È anche previsto l'arresto fino ai due anni. Nel caso che il responsabile non esegua l'ordinanza entro 90 giorni, l'immobile abusivo diventa parte del patrimonio del comune: a questo punto è il Sindaco a ordinarne la demolizione, che viene effettuata dal comune ma a spese del trasgressore.

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Come effettuare la sanatoria degli abusi edilizi

Il sequestro delle costruzioni abusive Nel caso che gli abusi edilizi non siano in contrasto con le leggi nazionali (Testo Unico sull'edilizia) e con norme urbanistiche territoriali vigenti, è previsto che possano essere sanati: si tratta del cosiddetto permesso di costruire in sanatoria, disciplinato dalla legge 47/1985. La sanatoria prevede una sanzione economica per mettersi in regola. Tuttavia il permesso di costruire in sanatoria non è rilasciabile per tutti gli abusi edilizi: per assentire alla richiesta è necessario che sia rispettato il principio della doppia conformità. In pratica le opere non devono essere in contrasto con la normativa urbanistica in vigore nel comune in cui sono stati costruiti sia al momento di presentazione della domanda di sanatoria che nel momento della realizzazione dell'abuso edilizio. Se si rispettano questi requisiti, bisogna presentare la richiesta nelle modalità previste dal regolamento comunale, allegando la documentazione richiesta. In genere gli allegati sono analoghi a quelli per la richiesta di permesso a costruire, ma gli specifici documenti variano da comune a comune. Fondamentale rimane sempre la relazione tecnica che dimostra il sussistere della doppia conformità.


Abusi edilizi: Sanzioni o demolizione, la scelta del giudice

Abusivismo edilizio in città A novembre 2015 la Corte Costituzionale ha dichiarato illeciti, con la sentenza 233/2015, gli articoli 207 e 208 della Legge Regionale toscana 65/2014, che affidava la scelta di sanzionare con una multa un abuso edilizio o di demolirlo alla discrezionalità dei Comuni. Questa legge prevedeva che, per gli abusi edilizi realizzati in data antecedente il 1° settembre 1967, fosse il comune competente per territorio a valutare l'esistenza di un interesse pubblico che giustificasse la demolizione delle opere. In caso contrario, si decideva una sanzione pecuniaria per un importo fino a 3mila euro. Tuttavia la sanzione non legittimava gli abusi edilizi e, almeno nella forma, l'opera realizzata rimaneva illegale. Secondo la Corte Costituzionale, invece, la legge regionale è una forma implicita di sanatoria: si tratta di una disposizione che esula dalle competenze legislative regionali e una deroga alle sanzioni previste all'interno del Testo Unico dell’edilizia, quello a cui bisogna rifarsi.



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