Coltivare le ortensie è davvero semplice: una volta messe a dimora le piantine in una zona con molta ombra sarà sufficiente annaffiare abbondantemente e regolarmente soprattutto nei periodi più caldi. La concimazione può essere fatta a primavera e a intervalli regolari ma, per tutto il resto, le ortensie non richiedono troppe cure. In genere non sono mai soggette ad attacchi di parassiti o simili e arrivano a durare anni senza creare il minimo problema crescendo così in altezza e larghezza. Non serve altro per ottenere grandi risultati se non un clima ottimale come quello fresco e piovoso delle zone montuose o quello tipico delle aree mitle europee. Un po' come molti fiori, l'ortensia prolifera e vive meglio laddove il clima non è troppo caldo ed il sole non scalda con eccessiva intensità.
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A fine stagione è possibile sia tagliare i fiori che lasciarli sulla pianta. Ci sono due correnti di pensiero a riguardo:chi dice che tagliando i fiori che cominciano a seccarsi sia ottimale per rinforzare la pianta e chi, invece, preferisce lasciarli durante l'autunno e l'inverno facendo fare a madre natura il suo corso. Ogni 2/3 anni è consigliabile potare un po' i rami per rinfonzare la pianta evitando che cresca troppo dandole una nuova forma. È possibile che col tempo, per via della composizione chimica del terreno, cambi il colore delle ortensie passando dal blu al viola o viceversa. Se le ortensie bianche tendono a restare di questo colore, quelle di altre tonalità possono cambiare qualora nel terreno aumenti la percentuale di calcare o di alluminio. È possibile contrastare o modificare i contenuti chimici dell'acqua o della terra in introducendo dei coloranti per ortensie.
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