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Il Bonsai melograno denota discrete necessità di irrorazione nel corso dell'annualità. Dovrà essere abbondantemente e costantemente annaffiato nel corso della stagione primaverile e soprattutto in estate, con frequenze quasi giornaliere, mentre le bagnature saranno opportunamente limitate, senza tuttavia interromperle, nei periodi autunnali ed invernali. La fertilizzazione sarà massimizzata nella fase vegetativa della pianta, a cadenza mediamente mensile. Potrà utilizzarsi fertilizzante a natura solida, caratterizzato dal rilascio graduale, oppure indifferentemente anche quello liquido, dopo averlo disciolto nell'acqua di innaffiamento. Il concime prescelto sarà specifico per il bonsai e conterrà in prevalenza le componenti fosfatiche e potassiche a discapito della restante macrocomponente azotata.
Il bonsai di pesco è caratterizzato da un fusto eretto molto resistente e da foglie lanceolate aventi una colorazione verde brillante. In primavera i suoi fiori rosa creano una chioma appariscente e b...
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La Carmona appartiene alla famiglia delle Borraginaceae ed è una pianta tropicale sempreverde che in natura può arrivare fino a 10 metri di altezza. Ha tronco di colore marrone-grigiastro, foglie luci...
La tecnica del bonsai è molto antica ed ha origine in Cina, per poi essere perfezionata in Giappone. Il termine bonsai significa piantare in ciotola, poiché infatti tale metodologia di giardinaggio co... ![]() | LIGUSTRUM BONSAI, pianta vera Prezzo: in offerta su Amazon a: 29,9€ |
Il Bonsai melograno apprezzerà condizioni termiche stabilmente calde e temperate e, per converso, soffrirà notevolmente i rigori invernali. Qualora le temperature dovessero scendere sottozero, di conseguenza, occorrerà tempestivamente ripararlo in locali coperti o anche proteggerlo, specialmente alle radici, con tessuti o idonei materiali. La deliziosa piantina, in conclusione, potrà essere in qualche circostanza soggetta a patologie crittogamiche, dovute sostanzialmente ad una sua errata sistemazione ovvero a sovrabbondanza negli irroramenti, nonché attaccata da pericolosi parassiti, come ad esempio il ragnetto rosso. Questo minuscolo insetto si alimenta usualmente del fogliame e dei germogli delle piante fruttifere e viene contrastato attraverso l'impiego di specifico acaricida biologico.
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