Innaffiare bonsai

Innaffiare bonsai per immersione

Il primo metodo per innaffiare bonsai è quello dell’immersione. Si tratta di un metodo abbastanza semplice. Per prima cosa bisogna riempire una bacinella con dell’acqua. Si dovranno aspettare un paio d’ore in modo che la temperatura dell’acqua si uniformi a quella dell’ambiente circostante e che le sostanze volatili presenti nel liquido evaporino. A questo punto bisognerà immergere il vaso del bonsai nell’acqua, avendo però l’accortezza che il livello del liquido non superi i tre quarti del vaso. Grazie ai fori presenti sul fondo della terracotta, la terrà comincerà pian piano ad inzupparsi. Quando noterete che anche la parte superiore del terriccio è diventata di colore più scuro, allora sarà il momento di togliere il bonsai dall’acqua ed aspettare che il liquido in eccesso fuoriesca dai fori. Questa operazione andrà eseguita all’incirca una volta al mese, ovvero quando il terreno sarà completamente secco. In estate potrebbe essere necessario ripetere ogni tre settimane, soprattutto in caso di temperature molto alte.
Innaffiare bonsai immersione

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Il metodo della somministrazione dell’acqua

Bonsai bagnato Se siete di fretta e non avete tempo di seguire l’annaffiatura per immersione, saltuariamente sarà possibile anche innaffiare bonsai per somministrazione dell’acqua. Questo metodo prevede di bagnare lo strato superiore del terriccio con un annaffiatoio dai fori molto piccoli. La caduta dell’acqua, infatti, non deve smuovere il terreno. L’acqua da versare dovrà essere a temperatura ambiente e soprattutto non dovrà essere eccessiva. Ciò vale a dire che non dovrete vedere fuoriuscita di acqua dai fori sottostanti al vaso. Nel periodo invernale è consigliabile irrigare tra le ore 12 e le ore 15. Nel periodo estivo, invece, l’ideale sarebbe aspettare le ore più fresche della sera o del primo mattino. In linea generale, comunque, il metodo per somministrazione dell’acqua deve essere applicato sporadicamente, proprio per evitare danni alle radici del bonsai.

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La nebulizzazione della pianta

Nebulizzare bonsai Infine non potrà mancare la nebulizzazione del bonsai. Per questa tecnica avrete bisogno di uno spruzzino a pressione, di quelli che creano micro particelle di acqua molto simili alla rugiada. L’acqua da utilizzare per questa operazione dovrà essere fatta riposare preventivamente per almeno 48 ore, in modo che il calcare si depositi e non arrechi danni alla pianta. Riempite quindi lo spruzzino di acqua, caricate lo stantuffo a pressione un paio di volte e spruzzate il getto sulla chioma dell’albero, cercando di bagnare tutte le foglie. L’operazione deve essere molto rapida: sulle foglie non ci dovrà essere troppa acqua in eccesso che immancabilmente gocciolerebbe sul terreno sottostante. Anche la nebulizzazione dovrà essere eseguita nelle ore più calde in inverno e nelle ore più fredde in estate. Buona regola sarebbe metterla in pratica con cadenza giornaliera, ma se ciò non è possibile cercate almeno di nebulizzare il bonsai a giorni alterni.




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