Travi da costruzione economiche
Il legno strutturale è il legno usato per la realizzazione di edifici e ha occupato un posto rilevante nella costruzione di case, complessi e ponti fin dall’antichità, specialmente nell’800, periodo in cui ha avuto la sua massima espansione. Successivamente è stato sostituito dall’acciaio anche se rimane il suo impiego nell’ingegneria naturalistica o nella realizzazione di particolari elementi grazie all’approfondimento della sua resistenza alla combustione e all’introduzione di nuovi prodotti che ne preservano il degrado.
Fra i metodi antichi di costruzione delle case si trova il blockbau caratterizzato dalla sovrapposizione orizzontale di tronchi o travi che formeranno successivamente le pareti. L’aggancio avviene agli angoli grazie ad incassi che ne permettono la connessione garantendo allo stesso tempo che la struttura sia solida e rigida.
I prodotti derivati dal legno che vengono utilizzati nelle opere di costruzione possono essere di differenti tipologie e derivano dalla sfogliatura,
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I prezzi delle travi vendute al dettaglio dipendono dal tipo di legno, dalla sezione e dalla lunghezza. Quella all'ingrosso si calcola in metri cubi.
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Le travi in legno lamellare hanno prezzi molto vari in base alla lavorazione e all'essenza: infatti se si sceglie un'essenza costosa, il costo sale.
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Le travi in polistirolo si verniciano con prodotti acrilici per essere uguali a quelle in legno. In più in questo modo si possono decorare a piacere.
prosegui ... , tranciatura, sminuzzatura o dalla sfibratura del fusto di alberi di abete rosso, pino, larice o castagno. La squadratura meccanica permette successivamente di ricavare dal legno degli elementi con sezioni rettangolari di elevata grandezza e larghezza oppure elementi sottili come i listelli o le tavole. Questi ultimi possono essere uniti fra loro con una colla specifica per quest’uso, con una vite meccanica o con collegamenti in acciaio.
Le vigenti norme nazionali e internazionali regolamentano l’utilizzo delle travi e la loro composizione e, in particolare, in Italia la legge prevede che ogni elemento costruttivo che deriva dal legno debba riportare un marchio CE per poter accedere al mercato italiano ed europeo e successivamente accettato dal direttore dei lavori.
Le travi da costruzione hanno dei requisiti essenziali quali la resistenza meccanica e la stabilità, la sua sicurezza in caso di incendio e nell’impiego, la protezione contro il rumore, il risparmio energetico e di ritenzione di calore oltre che ad assicurare un buon rapporto fra igiene, salute e ambiente. La resistenza delle travi da costruzione è dovuta alla loro qualità rendendole un prodotto simile all’acciaio risultando allo stesso momento più elastico e di facile lavorazione.
Un altro fattore interessante che riguarda le travi da costruzione è dovuto alle sue caratteristiche di resistenza in caso di sisma: grazie alla sua trazione, elasticità e resistenza alla compressione risulta essere un prodotto leggero ed elastico con una buona capacità di oscillazione rispetto ai laterizi.
Nel settore delle energie rinnovabili, le travi da costruzione detengono un posto d’onore proprio perché composte da un materiale naturale che richiede un basso contenuto di energia nella fase produttiva oltre ad essere biodegradabile e rigenerabile. Per queste loro doti, le travi da costruzione rientrano nelle prime scelte dell’edilizia sostenibile perché permettono l’impiego di materiale a salvaguardia dell’ecosistema e che permette di impiegare minori risorse rispetto ai materiali cementizi. Inoltre, il consumo di energia delle travi da costruzione risulta ridotto lungo tutto il ciclo di vita dell’edificio toccandone la produzione, il trasporto, la costruzione, l’esercizio, la demolizione e lo smaltimento.
Prima di procedere all’utilizzo del legno bisogna valutare attentamente le caratteristiche del materiale in base alla sua destinazione poiché il diverso tipo di pianta da cui proviene ne determinerà le caratteristiche meccaniche. Le travi possono essere lavorate secondo due tipologie denominate a uso fiume o uso trieste. Per le travi uso fiume il tronco, privato della sua corteccia, viene lavorato in tutta la lunghezza creando facce parallele. Per le travi uso trieste invece, si ottengono delle travi rastremate seguendo il restringimento naturale del fusto dopo il primo terzo della sua lunghezza.
Trattandosi comunque di un materiale naturale deve essere previsto un successivo trattamento delle travi con prodotti idonei e finalizzati all'impermeabilizzazione e al preservarle da usura ed eventuali danni per permettere al materiale di avere una durata maggiore nel tempo.