Per avere le idee chiare sui diversi tipi di seghe, la prima suddivisione va fatta tra quelle manuali e quelle a motore. Le seghe manuali sono sufficienti per fare giardinaggio quando si posseggono soprattutto arbusti e pochi alberi. I rami più piccoli andranno eliminati con le cesoie, mentre quelli di diametro più grande si dovranno segare con una sega a lama dritta, curva, oppure ad arco. Il cosiddetto segaccio serramanico a lama curva è l'attrezzo indicato per la potatura. Ha un'impugnatura "a pistola" che facilita il lavoro e consente di segare con una sola mano ed anche in posizioni piuttosto precarie, come in cima ad una scala o su di un albero. Il segaccio da boscaiolo, invece, ha la lama inserita in una struttura a forma di arco o di trapezio. La forma ed i grossi denti di cui è provvista la lama le consentono di scorrere bene anche nei tronchi freschi, carichi di linfa. La stradatura è un particolare molto importante della lama: indica l'inclinazione dei denti, che devono essere per l'appunto inclinati alternativamente uno a destra ed uno a sinistra per scorrere bene.
Euronovità Srl Pompa A Spalla Manuale IRRORATRICE NEBULIZZATORE SPRUZZINO per Giardino ORTO Piante 5 LT Prezzo: in offerta su Amazon a: 9,99€ |
Quando rami e tronchi da segare sono molti o hanno diametri di un certo spessore, la soluzione migliore è quella di procurarsi una sega a motore, meglio conosciuta come motosega. Così come quelle manuali, anche le seghe a motore hanno forme e dimensioni diverse per rispondere ad esigenze particolari. Le motoseghe più comuni sono quelle a catena. Sono attrezzi con due impugnature, una per ciascuna mano, anche se le più piccole e maneggevoli possono essere usate anche con una mano sola. Con una motosega il lavoro diventa molto più veloce e si possono potare e ripulire molti alberi in poco tempo e minore fatica. E' l'ideale per chi ha molti alberi, ma le versioni più piccole sono consigliate anche per coloro che vogliono un lavoro veloce e poco dispendioso dal punto di vista delle energie. Una buona sega a motore rende più agevole il taglio della legna per chi utilizza stufe o camini alimentati con questo materiale.
Pur essendo un lavoro piuttosto consueto e all'apparenza facile, quando si deve segare della legna o potare un albero è sempre opportuno prendere precauzioni e cercare di prevedere il peggio. E' relativamente facile farsi male con una sega, se non si è attenti e previdenti. Un abbigliamento adatto aiuta a prevenire infortuni sicuramente spiacevoli, ma a volte molto seri. Indossare guanti appositi evita di farsi male e gli occhiali protettivi impediscono alla polvere e ad eventuali schegge di ferire gli occhi. Anche le cuffie che isolano dal rumore sono opportune quando si lavora con seghe particolarmente rumorose. Quando si deve segare non bisogna piegare il polso, ma tenerlo ben dritto, per non stancarsi velocemente. Con la sega a mano è bene sfruttare tutta la lunghezza della lama e cominciare il taglio facendo poca pressione; in seguito si premerà di più. Bisogna fare forza durante la spinta in avanti e rilassare il polso nel tirare indietro. Con la motosega l'abbigliamento protettivo è ancora più necessario. Controllare la tensione della catena prima di cominciare, e regolarla secondo le istruzioni, se necessario.
Un buon attrezzo di qualità rende più facile il lavoro, ma va mantenuto efficiente, pulito e curato per farlo durare a lungo, sia che si tratti di una sega manuale che di una sega a motore.
Le seghe a mano vanno sempre ripulite dopo l'uso. Un attrezzo sporco usato per la potatura potrebbe veicolare microrganismi dannosi per le piante. Per pulire bene la sega dopo l'uso, lavarla in acqua e sapone per i piatti e poi sfregarla con del bicarbonato di sodio che la farà tornare come nuova e sicura dal punto di vista "infettivo". Anche passarla con alcool o acqua e candeggina al 10% aiuta a prevenire danni.Prima di riprendere a segare con una sega a motore che è stata ferma per un certo periodo, bisogna procedere ad alcune verifiche e controlli, per lavorare in sicurezza e per garantire il buon funzionamento dell'attrezzo.Bisogna quindi pulire il filtro dell'aria con un pennellino imbevuto di benzina, che dovrebbe riuscire a togliere tutte le impurità. In secondo luogo, è opportuno svitare la candela con l'apposita chiave tubolare, che di regola viene fornita con la motosega, sempre allo scopo di pulirla bene ed eliminare depositi oleosi o impurità che potrebbero generare scintille.I motivi per cui ci si può trovare a dover segare qualcosa sono molteplici: si va dalla potatura degli alberi a scopo produttivo o per contenere le dimensioni della pianta, alla necessità di ridurre i tronchi in pezzi adatti ad essere utilizzati per il riscaldamento domestico.
Con il legno segato nella giusta misura si realizzano pergolati o staccionate, o anche un patio o una serra. Per gli amanti del fai da te, la sega a mano, elettrica, a motore o circolare è un utensile fondamentale che non può assolutamente mancare nell'angolo degli attrezzi.5.000 anni prima di Cristo l'uomo utilizzava le selci nelle quali intagliava una specie di denti per riuscire a "segare" qualcosa. Con la scoperta del bronzo si passò ad avere le prime antesignane delle seghe.Dalle seghe che funzionavano solo con la forza dell'uomo a quelle a motore il passo è stato grande e significativo, anche se le prime seghe a motore erano molto ingombranti e pesanti, tanto che occorrevano due persone per poterle utilizzare.Molti progressi sono stati fatti ed oggi le motoseghe non solo sono più maneggevoli, ma anche molto più efficienti.
COMMENTI SULL' ARTICOLO