New towns

Il concetto

Il concetto di città-giardino nacque in America, dove nel 1869, venne utilizzato per indicare un sobborgo di New York, costituito da case con giardino. Ma fu sir Ebenezer Howard a studiare e diffondere il concetto. Nato nel 1850, Howard si trovò nel bel mezzo di quella che è universalmente riconosciuta come la seconda rivoluzione industriale. Siamo in piena epoca vittoriana e mentre l'Impero Britannico conosce un'egemonia e una solidità economica che sono al suo apogeo, si fanno strada conflitti sociali di grandi proporzioni. Uno di questi è il degrado delle città, Londra in primis, dovuto alla loro espansione incontrollata a causa del trasferimento in massa delle folle che dalla campagna si recano nelle città per cercare impiego nelle fabbriche dell'epoca.
Busto Ebenezer Howard

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La tesi

Cippo commemorativo città Letchworth Howard sarà influenzato dalle idee e dagli scritti di due suoi contemporanei: William Morris e John Ruskin. Il famoso urbanista britannico si occuperà del problema del sovraffollamento delle città britanniche e dello spopolamento delle campagne verso la fine del XIX secolo. La realizzazione della sua teoria troverà applicazione con la realizzazione di due città, sviluppatesi seguendo (in parte) i dettami delle sue teorie: Letchworth, nel 1903 e Welwyn sedici anni dopo. La maggiore diffusione, però, si avrà a partire dagli anni '40 del secolo scorso, con la costruzione della città di Harlow e, soprattutto, dal 1947 in avanti, quando alle new towns spetterà il difficile compito di arginare l'abnorme espansione della città di Londra.

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    New towns: La filosofia concettuale

    Progetto città giardino Le new towns britanniche seguono sempre un identico piano urbanistico: i quartieri residenziali si sviluppano tutti intorno ad un'area posta al centro, in cui si concentrano i servizi commerciali ed amministrativi. A separare le costruzioni si impiegano parchi e villette a schiera con annessi giardini: da qui il nome di città giardino. In Gran Bretagna le new towns godono di ottimi collegamenti con la capitale, sia attraverso le autostrade che con la rete ferroviaria e dispongono di tutti i servizi, comprese le università, i cinema, ecc. Anche in Italia, dopo i fallimentari progetti dei decenni scorsi (rimasti a livello di studio), si riparla di "nuove città": l'argomento è dibattuto sul fronte della ricostruzione nelle zone colpite dagli ultimi sismi nell'Italia Centrale.


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