Se il bricolage ti appassiona e in particolare vuoi sperimentare la carta pesta, prova la tecnica a strati. Inventa con la carta pesta a strati, con questo metodo puoi riciclare la carta e realizzare al meglio oggetti concavi, complementi d'arredo, lampadari, ciotole ecc. Per creare un bellissimo lampadario a mezza sfera, utilizzando una palla da gioco, segui questa semplice guida. Proteggi il tavolo con una tovaglia plastificata e con dello scotch blocca la palla al piano di lavoro, poi ricoprila con della pellicola, magari fermandola al piano con il nastro adesivo. Procurati dei fogli di carta che altrimenti avresti buttato nella differenziata, strappali a strisce di circa due centimetri e in una ciotola diluisci colla vinilica e acqua in parti uguali. Passa la soluzione sulla pellicola con il pennello e appoggia il primo strato di strisce facendo attenzione che i bordi del lampadario seguano una linea più o meno all'altezza della metà della palla. Passa di nuovo la colla sul primo strato e procedi con le strisce di carta ripetendo l'operazione almeno quattro o cinque volte. Fai asciugare, stacca la carta pesta dalla pellicola e procedi con la vernice secondo i tuoi gusti.
Nell’immaginario di tutti, la carta pesta fa venire in mente le attività artigianali, il bricolage, il fai da te, oppure le opere delle botteghe come le maschere o le statuine per il presepe. In realtà questo semplice materiale fatto di acqua, carta, colla e gesso si è prestato nei secoli per produzioni artistiche di rara bellezza, non meno importanti delle sculture dei grandi artisti. Infatti la carta pesta in Italia ha avuto una notevole espansione. Santi, vergini, angeli e crocifissi di carta pesta sono stati realizzati da artisti della caratura di Jacopo Sansovino, Gian Lorenzo Bernini, Alessandro Algardi, restituendoci sculture, altorilievi e opere devozionali uniche nel loro genere.In età barocca l'utilizzo della carta pesta si è addirittura allargato ai ricchi ornamenti delle chiese per le celebrazioni religiose, mentre dal Settecento in poi sono seguite tutta una serie di opere realizzate da cartapestai riprese e ispirate dalle sculture lignee, tutt'oggi visionabili nella loro bellezza all'interno delle nicchie di chiese e presbiteri.
Per le appassionate di fai da te e in particolare di orecchini e bijoux, ecco come realizzare dei pendenti unici e colorati con la carta pesta.Per cominciare procurati della carta da giornale. Strappala in pezzi e riponila in un recipiente, versa dell’acqua e lasciala macerare per due giorni. Fai bollire l'impasto ottenuto per dieci minuti e mescola. Lascia raffreddare e con un minipimer frulla il tutto. Cola e strizza la carta pesta per rimuovere l’acqua in eccesso, riponila in un contenitore e a questo punto aggiungi colla vinilica, gesso in polvere. Amalgama bene fino ad ottenere una pasta lavorabile e compatta. Prendi un matterello, stendi l'impasto e lavoralo fino allo spessore che vuoi che diventi il pendente, tieni presente che la carta pesta asciugando perde un po il suo volume.Lascia asciugare per il tempo necessario. A questo punto ritaglia la forma che hai deciso. Fora con una vite autifilettante e con la carta vetro appiana bene i bordi tagliati. Ora puoi colorare e incollare perline, glitter, fili colorati ecc. ecc. Per fissare al meglio gli elementi decorativi al pendente, passa la vernice o lo smalto trasparente per le unghie e aggiungi la monachella.
Una vera e propria arte del riciclo quella inventata da Antonio D'Arliano che nel 1925 a Viareggio con la carta pesta inizia a costruire le prime figure allegoriche per il Carnevale.
Con il passare del tempo e la necessità di creare opere sempre più imponenti e d'effetto, D'Arliano escogita la tecnica della carta da calco.La carta da calco si realizza con il calco in gesso, la carta di giornale e la colla, una semplice miscela di acqua e farina.Questi sono gli ingredienti dello spettacolo carnascialesco più importante d'Italia.Importante sapere che la manifestazione si basa proprio sulla filosofia del recupero e del riciclaggio della carta.Grazie alla combinazione tra la carta da calco e la carta pesta si possono realizzare figure allegoriche alte oltre 20 metri, modellate e dipinte dai maestri cartapestai di Viareggio. Una volta poste sui carri queste opere creano effetti straordinari.La carta pesta è un inegualiabile strumento espressivo, infatti questa tecnica artigianale il cui ingrediente principale è la carta, viene impiegata anche in altri settori importanti come la scenografia.La carta pesta in tutte le sue coniugazioni è un'attività che permette l'unione di più tecniche artistiche, dalla lavorazione del gesso per la carta da calco, a quella della creta per la creazione di soggetti con struttura portante, fino alla modellazione dell'impasto stesso e alle più svariate tecniche di pittura, la carta pesta è da secoli un importante strumento di collegamento con molte altre attività artistiche. Lo confermano gli artigiani delle scuole dei grandi artisti che fin da prima del Cinquecento con la carta pesta realizzavano le decorazioni per le chiese o le vergini e gli angeli per i presbiteri, quando nel Settecento i maestri cartapestai riproducevano con la carta pesta le sculture lignee e lapidee dei grandi artisti.
Oggi la tecnica della carta pesta, nella nostra società sempre più rivolta al digitale e alla computerizzazione, oltre a valorizzare la creatività individuale, privilegia la manualità e in un epoca di recupero è un'importante strumento di riciclaggio.Perciò la storia, il valore artistico ed etico della carta pesta dovrebbero essere spiegati nelle scuole e dalla materna alle superiori, utilizzata come linguaggio personale espressivo.
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