Imposta di successione
L'imposta di successione da versare all'Agenzia delle Entrate viene calcolata sulla base del valore complessivo dei beni immobili che cadono in successione e in riferimento al grado di parentela degli eredi, quindi se in linea diretta o meno con il De Cuius. Detta tassa deve essere versata prima dell'inoltro della dichiarazione, alla quale deve allegarsi la ricevuta del modello F24 di pagamento. Quando il patrimonio del defunto non supera i 100.000 euro e non vi sono beni immobili, quali fabbricati e terreni, allora non vige l'obbligo di presentare la dichiarazione di successione, escludendo ogni imposta.In caso contrario, gli eredi sono tenuti a versare le imposte ipotecarie e catastali come si trattasse di una compravendita, ma con valori immobiliari ritrattati secondo precisi criteri. La liquidazione della tassa ipotecaria e di quella di bollo sono pari rispettivamente a 64 e 35 euro per ogni trascrizione in Conservatoria. Vanno tenuti conto infine i tributi speciali.
Per un valore catastale complessivo del patrimonio inferiore a 1.000.000 di euro, figli e coniuge non devono pagare alcuna tassa. Altrimenti, viene applicata l’aliquota del 4% sulla parte in eccedenza, alla quale si aggiungono le imposte ipotecarie e catastali. Quest’ultime corrispondono in ogni caso al 2% del valore patrimoniale. Se gli eredi sono i fratelli, l’aliquota sull’eccedenza è del 6%. La stessa vale anche per tutti gli eredi del defunto fino al quarto grado in linea retta ed al terzo in linea correlata. Per tutti gli altri soggetti l’aliquota da applicare è pari all’8%.Il valore patrimoniale degli immobili viene calcolato moltiplicando la rendita catastale, poi rivalutata del 5%, per un determinato fattore che dipende dalla categoria catastale a cui appartiene il fabbricato. Anche i terreni sono valutati moltiplicando il loro reddito dominicale per un determinato coefficiente a secnda che siano edificabili o meno e poi rivalutati al 25%.
COMMENTI SULL' ARTICOLO