Gli arazzi

La Storia

La nascita degli arazzi risale al 2000 a.c. è in questo periodo che si trovano i primi documenti della tessitura rappresentati da dipinti murari di tombe egizie, nei quali si raffigurano immagini di filatura e tessitura. E' solo nel XI sec che troviamo i primi arazzi come il "Panno di S. Gereone" e nel XII il "Panno di S. Baldishol". In Europa la diffusione degli arazzi si può osservare solo nel XII sec, è proprio in questo periodo che gli arazzi seguirono lo sviluppo delle arti figurative. E' soprattutto nel XIV sec che l'arazzo si diffonde in Francia, grazie alla serie di arazzi dell'Apocalisse realizzati per la Cattedrale di Angers. Il nome arazzo deriva dal suo più importante centro di produzione Arras. Nel XV sec le raffigurazioni infatti erano concentrate proprio lì e in quel periodo rappresentavano soggetti sacri e profani. Sempre nello stesso periodo si diffonde la tessitura di arazzi anche in altre città, una di queste è Bruxelles, che oltre ad essere famosa per i tapis d'or nel XVI sec contribuì alla diffusione del Rinascimento italiano.
Salone degli arazzi

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La storia degli arazzi in Italia

Arazzi In Italia i primi arazzi furono realizzati da specialisti fiamminghi. Nel 1546 Cosimo I fondò le prime manifatture fiorentine e il Cardinale Barverini nel 1627 fondò l'arazzina di Barverini di Roma. Durante il Medioevo e il Rinascimento gli arazzi diventano una parte importante del patrimonio delle famiglie nobili, ne possiamo trovare testimonianza in molti testi storici. Infatti il loro momento d'oro è proprio nel Medioevo, epoca in cui i nobili commissionavano questi splendidi panni, oltre che per sognare ammirando opere d'arte di grande pregio, anche per riscaldare le pareti delle fredde case. La realizzazione degli arazzi è un'arte che richiede grande manualità, talento e costanza, solitamente riproducono disegni complessi e di grandi dimensioni. Con il tempo la loro tessitura si è sviluppata anche in altre regioni d'Italia, fino ad arrivare ad una realizzazione meccanizzata.

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Gli arazzi: ralizzazione

Tessitura di arazzo Per realizzare gli arazzi bisogna innanzitutto eseguire un disegno in dimensioni reali, ossia un cartone. Un artista dipinge a guazzo il disegno nei contorni e identifica con dei numeri i colori da utilizzare. Per prima cosa si provvede alla tintura di tutti i filati in modo da avere a dispozizione per la realizzazione tutte le tonalità indicate nel cartone. Gli arazzi più prestigiosi sono realizzati con filati colorati a mano usando coloranti di ottima qualità, in modo da garantire un'ottima resistenza alla luce, all'umidità e allo strofinamento. I filati utilizzati sono lino, lana o seta. Il materiale scelto una volta tinto viene fatto asciugare all'aria e poi filato in matasse. La lavorazione degli arazzi avviene in piccole porzioni di lavoro ed ogni volta la trama viene schiacciata con appositi pettinini che servono a far scomparire l'ordito.


Utilizzo principale

Arazzo In passato gli arazzi erano usati come elementi decorativi per i saloni di famiglie abbienti, nei castelli e nei palazzi. Appesi sulle pareti di pietra avevano, oltre che il compito di abbellire le stanze dove erano collocati, anche la funzione di isolante termico. Essendo molto facili da trasportare, in quanto bastava arrotolarli, potevano essere spostati in ogni residenza del signore che li aveva commissionati. Gli arazzi venivano usati anche nelle Chiese, soprattutto in occasione di messe solenni. Uno dei famosissimi cicli di arazzi è quello della Cappella Sistina, il cui autore dei cartoni è Raffaello. Anche al giorno d'oggi gli arazzi sono decorazioni a parete molto apprezzate:la grandezza dei motivi, dei materiali e dei tessuti si inserisce bene in qualunque ambiente. Infatti anche oggi se ne ha molta richiesta.




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