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I diserbanti selettivi si distinguono in base al tipo di piante che devono eliminare: a foglia larga o a foglia stretta. La composizione chimica e i principi attivi dei vari tipi di diserbanti in commercio sono di proprietà delle imprese che li producono e quindi sono protetti da copyright. In genere si tratta di molecole molto complesse a base di azoto o acidi e sali ricavati dall'azoto. Questi composti sono detti xenobionti. I momenti più adatti per trattare prato e giardino con il diserbante sono la primavera e l'estate. Si tratta delle stagioni di maggior rigoglio per le piante, comprese quelle infestanti, situazione in cui le foglie sono più aperte e sono più portate ad assorbire il diserbante. L'ideale sarebbe evitare le giornate di pioggia, che diluirebbe il diserbante prima che colpisca la pianta, e quelle con molto vento, che rischierebbe di portare il prodotto in zone diverse del giardino.
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I diserbanti, sia quelli selettivi che quelli generici, sono per loro stessa natura dei potenti veleni. I primi diserbanti si sono diffusi negli anni '50 ed erano prodotti estremamente aggressivi. Col tempo e con i progressi della chimica i diserbanti sono diventati sempre più selettivi. I diserbanti oggi in uso e in commercio sono meno aggressivi, ma si tratta pur sempre di prodotti appositamente studiati per uccidere le piante per cui è importante limitarne l'utilizzo ai momenti di effettivo bisogno. I diserbanti odierni hanno un impatto ambientale molto ridotto, non inquinano il terreno e non penetrano fino alle falde acquifere. Sarebbe comunque opportuno non utilizzare diserbante nell'orto, dove le erbacce si trovano a stretto contatto con prodotti che finiranno nel nostro piatto, anche se si tratta di diserbante selettivo.
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