Alberi basso fusto

Cosa sono gli alberi basso fusto

Esistono tante specie diverse di alberi basso fusto: in questo modo è possibile coltivare gli esemplari in giardino oppure in vaso soddisfando qualunque esigenza di spazio, colturale ed estetica. Ad esempio il cornus kousa è molto apprezzato per la sua fioritura abbondante e delicata. Questa specie rustica e resistente di origine giapponese si caratterizza per la crescita lenta e per il fatto di avere frutti decorativi color fragola. Inoltre risulta molto ornamentale anche in autunno quando le foglie assumono una tinta arancio-rossastra. Diffusi nei giardini sono anche i cercis, chiamati anche alberi di Giuda: hanno un aspetto arbustivo oppure di esemplari di altezza ridotta. Si caratterizzano per una bellissima fioritura primaverile di colore rosa e in alcuni casi ricopre tutto l'albero in quanto le corolle nascono direttamente sulla corteccia. La fioritura è molto precoce e si abbina a una bellissima chioma lucida dalla forma tondeggiante.

Pianta di Sequoiadendron Giganteum Sequoia Gigante in Vaso ø15 cm h.40/50 cm

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Alberi basso fusto: Quali sono le caratteristiche della Chamaerops humilis

Gli alberi basso fusto possono essere autoctoni oppure essere stati importanti: ad esempio la Chamaerops humilis si caratterizza per essere l'unica palma originaria dell'Europa. Si tratta di un arbusto cespuglioso che però non produce fiori e frutti se coltivato in casa. Si caratterizza per avere fusti lunghi 1,4 metri e foglie a ventaglio grigio-verde scuro e con diametro di 60 cm. Queste hanno piccioli rigidi, fortemente dentati e lunghi 40 cm. Le foglie giovani sono spesso ricoperte di pelo sottile grigio, che cade dopo qualche tempo. Queste piante hanno bisogno ogni giorno di 2-3 ore di luce diretta, tuttavia la crescita rallenta se questa non è sufficiente. Le palme vengono danneggiate se le temperature scendono sotto i 10°C. Durante il periodo vegetativo è bene fornire un'abbondante quantità d'acqua evitando ristagni idrici che possono danneggiare le radici. Durante il periodo di riposo invernale si riduce l'apporto d'acqua.