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In un orto sinergico, la coltivazione del sedano va effettuata in modo da garantire un'adeguata proprietà anti-batterica al terreno. Il suggerimento è quello di collocare il sedano in prossimità di piante aromatiche, si può allineare per esempio, al basilico, ai pomodori e a qualche fiore di calendula. Questo consente di creare un'armonia naturale nel terreno sottostante, che in pratica provvede alla cosiddetta auto-concimazione.Il sedano, di per sè, è una pianta erbacea e predilige il clima caldo-umido. Se ci si vuole assicurare una bella raccolta estiva, sarà bene iniziare la semina massimo agli inizi della primavera. Necessita sia di fosforo, sia di potassio, per questo è fondamentale disporlo lontano da colture che ne assorbono troppo. Nel raccoglierlo è importante prendere le foglie più esterne e mai l'intero cespo, per far sì che il raccolto resti continuativo e non venga compromessa la copertura del suolo.
In un orto naturale, ove vige la tecnica dell'agricoltura sinergica, la coltivazione del porro ha un ruolo fondamentale.Il porro predilige un ambiente piuttosto riscaldato, quindi la semina dovrà attendere la primavera, se è prevista a terra. Se è nel semenzaio, andrà bene a partire da dicembre fino a febbraio inoltrato. Il porro presenta delle naturali proprietà in grado di tenere lontani i microrganismi nocivi, insetti e batteri, ecco perché va collocato in modo strategico. Con l'avanzare della stagione si procede al raccolto di altri prodotti piantati, come l'aglio. Il posto vuoto che lasciano, e principalmente si parla di quello ai lati dei bancali o dell'orto a terra, dev'essere riempito proprio dal porro. Questo crea una continuità sinergica nel terreno e non interrompe il naturale processo di auto-concimazione. Necessita di aria, quindi via libera a ortaggi da radice posti vicini, come carote e rape. Vanno raccolti solo quando avranno raggiunto almeno 3 centimetri di diametro.
Chi desidera avvicinarsi all'agricoltura naturale e combinata, può seguire questi consigli pratici per creare un personale orto sinergico. Il principio di base è che la natura provvede da sola alla produzione di tutto ciò che serve in termini di coltivazione, e non solo. Persino ciò che muore in realtà produce altra vita.Vi sono dei criteri, però, da tenere a mente e perseguire affinché il sistema naturale di auto-fertilità s'inneschi e continui. Innanzitutto, se l'orto è a terra, quest'ultima non andrà zappata nè arata. Le piante si abituano alla rigenerazione del terreno e non sono più in grado di sfruttare le proprie componenti. Il terriccio dei semenzai segue la stessa logica. Assolutamente vietato concimare: basta disporre le piante alternate nel giusto modo e non estirpare mai le radici. Così facendo, la terra resterà ricca di suo, e provvederà da sola alla fertilizzazione naturale. In ogni aiuola bisogna prevedere almeno 3 specie diverse di piante: una liliacea per i poteri anti-batterici, una legumosa che produce azoto nutrendo le piante vicine, e un ortaggio per creare biomassa. Ogni ortaggio va combinato in modo da arricchire il suolo stesso.
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