Lavorare con questi apparecchi è un'operazione da non sottovalutare. Se saldare due metalli tramite un solo punto è relativamente alla portata di tutti, eseguire una saldatura continua comincia ad essere un'attività più complessa. Anzitutto bisogna ripulire i corpi metallici da impurità o da residui di oli. Se dovete saldare due corpi di forma rettangolare conviene accostare i due pezzi dopo averli puliti con un solvente e tenerli fermi tramite un morsetto. Per dei componenti di grosse dimensioni si utilizzerà una saldatrice a filo o a elettrodo, mentre in caso di materiali più sottili come il laminato, che in genere non supera i quattro o cinque millimetri di spessore, l'impiego di una puntatrice a pinze sarà più adatto, visto che è in grado unicamente di saldare per punti. Un paio di consigli precauzionali per evitare ustioni: indossate guanti resistenti ad alte temperature e mettete un grembiule simile a quello dei fabbri per riparare i vestiti dalle scorie.
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La saldatura della puntatrice avviene per punti. L'unione di questi è possibile quando i lembi delle lamiere da lavorare vengono sovrapposte e serrate tra due elettrodi in lega di rame azionati meccanicamente. I tempi di saldatura sono brevi, ma intensi. Vi basterà infatti appoggiare le giunture di metallo che volete legare e in qualche decimo di secondo verranno saldate. Gli elettrodi vengono raffreddati da un flusso d'acqua che scorre in appositi canali, per evitare il surriscaldamento della punta e il suo conseguente incollamento alle lamiere, nonché la deformazione sia dell'elettrodo stesso che della sua impronta sul punto di saldatura. Il grosso vantaggio che avrete sarà su due piani, quello estetico: i punti di saldatura saranno discreti e visibili solo da vicino e quello pratico: richiederà un'opera di rifinitura minima, quasi pari a zero.
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