I piani cottura in vetro

Come funzionano i piani cottura in vetro

Il principio di funzionamento su cui si basano i piani cottura in vetro consiste essenzialmente nel riscaldamento della struttura mediante la corrente elettrica. La zona che viene riscaldata nello specifico è una resistenza elettrica di forma circolare che viene alloggiata direttamente sotto la struttura in vetro. Il calore generato tende a scaldare in primo luogo questa lastra di vetroceramica e successivamente mediante induzione il pentolame che viene adagiato sopra. Questo trasferimento di calore comporta un parziale spreco di energia in quanto solamente il 47% del calore generato viene assorbito successivamente dalla pentola. L'intensità del calore fornito può essere regolata mediante delle manopole oppure anche dai touch screen digitali, nei casi più recenti. Ovviamente tanto maggiore sarà l'intensità della corrente fornita tanto maggiore sarà l'assorbimento di calore generato.
Struttura del piano cottura in vetro

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Vantaggi dei piani cottura in vetro

Tipologia di piano cottura in vetro I piani cottura in vetro sono la tendenza dei prossimi anni e per varie ragioni si stanno diffondendo in maniera sempre più veloce nelle case di tutti. Ci sono infatti dei vantaggi particolari che portano alla scelta dei piani cottura in vetro. Uno tra questi è sicuramente la questione della sicurezza. A differenza dei normali fornelli, infatti, questi piani cottura in vetroceramica sono in grado di riconoscere il tocco delle mani e quindi di spegnersi automaticamente nel caso in cui qualcuno vi poggiasse la mano per sbaglio. In più, questa struttura viene alimentata a corrente elettrica e per questa ragione sono da escludere i rischi che invece provengono dai fornelli alimentati a gas. Un altro vantaggio dei piani cottura in vetro consiste nell'assenza di ugelli, tipici degli impianti a gas, che tendono ad otturarsi magari durante la pulizia. Grazie ad un piano cottura di questo tipo sarà più semplice ed efficace pulire la zona.

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Svantaggi dei piani cottura in vetro

Piano cottura in vetro Nonostante i piani cottura in vetro siano innovativi e di ultima generazione, comportano anch'essi qualche svantaggio. Il primo fra questi è la parziale perdita di energia che viene generata dal passaggio di calore dal piano alla pentola. Il calore che si riesce a sfruttare per la cottura è pari al 47% di quello totale generato. Generalmente ci vuole anche un po' più di tempo per portare la struttura alla temperatura richiesta per la cottura. E' necessario, infatti, attendere che il piano si scaldi e che successivamente scaldi anche il pentolame che viene adagiato sopra. Una volta terminata la cottura, è necessario attendere del tempo affinché tutta la struttura torni ad essere fredda e per poterla quindi pulire. La zona attorno al piano cottura tende a scaldarsi un po'. Di conseguenza il cibo che tende a cadere in quei punti potrebbe incrostarsi e risultare scomodo da rimuovere successivamente.


I piani cottura in vetro: Il materiale

Struttura coprente I piani cottura in vetro costituiscono una frontiera innovativa in cucina specialmente grazie al materiale con cui vengono realizzati. La vetroceramica si ricava da alcuni vetri che per definizione vengono chiamati "instabili". Un esempio di vetro instabile è il silicato di litio. Questi materiali vengono scaldati ad altissime temperature fino al raggiungimento di un processo denominato devetrificazione in cui gli elementi vengono trattati con degli agenti nucleanti, solitamente metalli, oppure con delle microliquazioni. Grazie a questo particolare processo di cottura la vetroceramica risulta avere un'ottima resistenza alla dilatazione termica, processo fondamentale da tenere conto per la realizzazione di piani cottura efficienti. Inoltre la sua resistenza alle alte temperature arriva fino ad un massimo di 700-800°C. Infine, la vetroceramica risulta resistente a moltissime sostanze corrosive.


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