Quando si intende ristrutturare casa è sempre buona regola rivolgersi ad un professionista in materia, regolarmente iscritto ad un collegio professionale ed esercitante nel settore. L'iter burocratico per eseguire le opere di ristrutturazione è molto complesso poiché necessita di autorizzazioni, titoli abilitativi, particolari richieste, che solo un professionista autorizzato può effettuare per conto del committente. La pratica edilizia richiede il rilascio da parte del comune di un titolo abilitativo pari ad un permesso di costruire o una segnalazione certificata di inizio attività, corredata di eventuali altre autorizzazioni da enti preposti, se sussistono particolari vincoli paesaggistici o costruttivi. La pratica si articola ulteriormente se le opere di ristrutturazione prevedono interventi di carattere strutturale sugli elementi costruttivi. In questo caso è richiesto l'intervento di un tecnico calcolatore (ingegnere) in fase progettuale e di un altro tecnico collaudatore in fase di verifica delle opere. Tutte queste figure professionali e le prestazioni da essi svolte prevedono dei costi da includere nel costi ristrutturazione.
In fase progettuale gli oneri dovuti al Comune riguardano i diritti di segreteria da versare per la richiesta del titolo abilitativo con cui si autorizzano le opere di ristrutturazione. Se il fabbricato da ristrutturare è ubicato in una fascia territoriale già urbanizzata e risulta dotato di tutti servizi tecnologici (allacciamento idrico, fognario ecc.) non si hanno particolari oneri al riguardo. In questo caso il contributo relativo alla Legge 10/1977 (legge Bucalossi) è già stato versato. Diversamente, il committente deve provvedere ai suddetti oneri. Se la ristrutturazione, per poter essere attuata, comporta la necessaria modificazione dell'assetto urbanistico-edilizio del sito, ecco che il committente deve provvedere, nei confronti del comune, ai costi di urbanizzazione primaria o secondaria, calcolati in base a determinati fattori intrinsechi della zona d'interesse. I costi di Costruzione, sempre al comune, è dovuto sia per nuove costruzioni che per ristrutturazioni e viene calcolato tra il 5 ed il 20% del costo standard a mq fissato dalla regione. La percentuale è variabile e dipende dalla tipologia, caratteristiche, destinazione ed ubicazione della costruzione.
Per conoscere l'ammontare dei costi relativi alle pure opere edilizie ed agli interventi di manutenzione, ripristino o sostituzione da attuare sul fabbricato oggetto di ristrutturazione è buona regola farsi fare un preventivo. Generalmente se non abbiamo già un'impresa edile a cui affidare i lavori è meglio consultarne più di una richiedendo un preventivo a ciascuna. Questa procedura consentirà al committente di scegliere l'impresa più economicamente vantaggiosa per contenere i costi ristrutturazione. Ovviamente per l'elaborazione di un preventivo più preciso possibile e senza grandi discostamenti dalla realtà, l'impresa deve conoscere con esattezza tutte le opere da eseguire. Il costo delle opere da eseguire è subordinato al computo dei materiali e delle quantità necessarie per il compimento della ristrutturazione. Il preventivo deve comprendere anche le opere di demolizione, quelle relative alla sicurezza, i costi legati a particolari difficoltà di raggiungimento del cantiere o eventuali trasporti. Tutte le voci di spesa si intendono comprensive di manodopera.
COMMENTI SULL' ARTICOLO