Lavori in quota

Cosa sono i lavori in quota

I cosiddetti "lavori in quota" sono definiti e regolamentati da apposite leggi. Con questo particolare termine, si suole indicare qualsiasi tipologia di lavoro che esponga chi lo compie al rischio di cadere da un'altezza che sia di minimo 2 metri. Dal punto di vista del rischio, i lavori in quota sono tra i più pericolosi in assoluto. Non avviene raramente, purtroppo, che un lavoratore perda anche la vita a seguito di una caduta accidentale da parapetti, tettoie, gru, impalcature. La definizione dei lavori in quota si può trovare all'interno del "Testo Unico" 81/2008 a partire dall'articolo numero 105. Fanno parte dei lavori in quota le professioni esercitare dai muratori, dagli imbianchini (se le altezze cui lavorano superano i 2 metri), degli antennisti, di coloro che operano sugli impianti elettrici attraverso le gru.
Lavoratore in quota al lavoro

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Le protezioni obbligatorie per i lavoratori in quota

Lavoratori in quota all'opera La legge è davvero severissima per quanto concerne i lavori in quota. Per questa motivazioni sono previste delle protezioni obbligatorie che ogni datore di lavoro deve assolutamente poter garantire ad ognuno dei suoi dipendenti. Esistono diverse tipologie di protezione. Si parte dalla protezione "collettiva", ovvero i ponteggi metallici fissi, i parapetti, la rete di sicurezza. Si hanno, poi, le protezioni "personali" quali possono essere le imbracature, gli elmetti o ogni dispositivo dedicato alla protezione individuale. La protezione "temporanea" riguarda i ponteggi metallici fissi e i parapetti mobili e le cosiddette protezioni "fisse" possono essere i parapetti e i sistemi di ancoraggi di tipo fisso. A seconda del tipo di lavoro, spetta al datore di lavoro sapere scegliere la tipologia di protezione più adeguata.

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I principali pericoli del lavoro in quota

Lavoratore in quota su gru I lavori in quota sono sicuramente qualificati tra i più pericolosi che esistano. Non è un caso se la lista dei pericoli che ne possono derivare è davvero molto lunga. Tra i pericoli maggiori si collocano le lesioni generiche come lo schiacciamento, il cesoiamento o il taglio. Pericolosissime le cosiddette "sospensioni inerti" che si verificano nel momento in cui un lavoratore è privo di conoscenza e sospeso perché salvaguardato dai mezzi di protezione. In questo caso si può causare la cosiddetta malattia da imbracatura con il conseguente peggioramento di ogni condizione vitale. La caduta dall'alto, però, rimane il primissimo pericolo per i lavoratori in quota. Si può, infatti, perdere l'equilibrio o possono mancare le adeguate protezioni per cui si cade nel vuoto per diversi metri e in moltissimi casi si va incontro a morte certa.


Lavori in quota: La normativa italiana sulla sicurezza dei lavori in quota

Lavoratore in quota su palco La sicurezza nei cantieri è considerata un elemento indispensabile ed imprescindibile. Essa deve essere assolutamente garantita a tutti i lavoratori del settore che devono essere salvaguardati in tutto e per tutto. La sicurezza in ambito di lavori in quota è garantita dal cosiddetto "Testo Unico sulla sicurezza" ed è proprio a questo che, in Italia, si fa riferimento in merito alla sicurezza nei cantieri. In particolare, il punto di riferimento è il Decreto Legge numero 81/2008 che al Capo II ("Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota") specifica in ogni minimo dettaglio tutte quelle che sono le condizioni che bisogna assolutamente seguire per essere pienamente in regola. I datori di lavoro devono sempre garantire il pieno rispetto di tutte le norme sulla sicurezza. Questo è importantissimo anche perché, nel caso si verifichino problematiche, la responsabilità ricade direttamente su di lui, con pesanti conseguenze sotto il profilo penale.



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