Il girasole

Il girasole

Il girasole è sicuramente tra i fiori più conosciuti ed apprezzati. La pianta, che appartiene alla famiglia delle Asteraceae ed il cui nome scientifico è Helianthus annuus, può raggiungere diversi metri di altezza, ma può tranquillamente essere coltivata anche in vaso, dove riuscirà ad avere dimensioni più ridotte, ma ugualmente molto coreografiche. Il girasole è coltivato da molti secoli prima di Cristo; originario del Perù, era considerato dagli Incas come l'emblema del loro Dio Sole. I semi della pianta giunsero in Europa nel XVI secolo e da allora il girasole ha abbellito molti giardini e caratterizzato il panorama di molte regioni, dove viene coltivato in grandi campi per la produzione di olio e di mangimi. Il nome deriva da "helios" (sole) e "anthos" (fiore) e ricorda la caratteristica più nota della pianta, ovvero quella di orientare il capolino verso il sole. Questo comportamento, che si chiama eliotropismo, si verifica soprattutto mentre il fiore è in boccio e fino alla completa fioritura, quando il movimento dovuto alla produzione di un particolare ormone si blocca, solitamente in direzione est, dove sorge il sole.
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Come coltivare il girasole

Campo di girasoli Si può coltivare il girasole sia in giardino, singolarmente o creando piacevolissime macchie di colore, oppure in vaso, sistemandoli su terrazzi e balconi. Ciò che è indispensabile a questo fiore è la possibilità di avere luce e sole per alcune ore, per crescere vigoroso. Naturalmente più la pianta ha terra e spazio, più il fiore diventa alto e grande. Per coltivare il girasole occorre del buon terriccio universale, ben concimato; se si sceglie di farlo crescere in vaso bisogna provvedere ad un buon drenaggio, mettendo sul fondo ghiaia, sassolini o altro materiale. Il girasole va seminato a marzo o aprile, in buche profonde dai tre ai cinque centimetri. La pianta cresce molto, quindi i semi non vanno posizionati troppo vicini. Le annaffiature devono essere regolari e, soprattutto in piena estate, abbondanti, ma la pianta riesce a resistere a brevi periodi di carenze idriche. Se il girasole in vaso cresce molto ed è posizionato in zone ventose conviene sostenerlo con un bastone o una canna, per evitare che venga abbattuto o rovinato dal vento.

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Moltiplicazione e cure del girasole

Farfalla amica del girasole Quando il fiore ha terminato la sua fioritura, al centro della corolla si formano decine e decine di semi che possono essere raccolti e conservati per la stagione successiva. In genere, i girasoli sono in piena fioritura nei mesi di luglio, agosto e settembre. Se lasciati seccare, soprattutto nel caso di coltivazione in giardino, i semi cadranno nel terreno e nella primavera successiva daranno spontaneamente origine a nuove piante. Si avrà così una nuova fioritura, la cui disposizione sarà però dovuta al caso. Anche questa pianta ha i suoi nemici che essenzialmente si possono elencare in muffe, funghi ed insetti fitofagi. La ruggine provoca l'ingiallimento delle foglie. La muffa grigia le rende invece polverose e avvizzite, ricoprendole di una patina grigiastra; anche in questo caso le foglie seccano e cadono. I parassiti che possono causare danni al girasole non sono molti, ma gli insetti fitofagi si nutrono dei tessuti e dei liquidi interni della pianta. Sia funghi che muffe e parassiti vanno combattuti con gli appositi e specifici prodotti in commercio.


Varietà di girasoli

Semi di girasole Anche se il più diffuso è l'Helianthus annuus, esistono molte varietà di girasoli. Ce ne sono di altissimi, ma anche di quelli alti poche decine di centimetri. Ci sono poi quelli a fiori singoli oppure che producono diversi fiori, anche se più piccoli. Ci sono, infine girasoli di colore giallo vivo, giallo pallido o tendenti all'arancio. L'Helianthus debilis è un girasole di medie dimensioni, adatto alla coltivazione casalinga in terrazzo o balcone. Fiori di grandezza ancora minore sono quelli prodotti dall'Helianthus hirsutus. Alcune varietà di girasole selvatico crescono autonomamente tra i campi coltivati, soprattutto di mais, fagioli e soia. Procurano qualche danno e sono considerati come piante infestanti. Poiché la coltivazione di girasole viene effettuata anche a scopi alimentari, sono state selezionate delle varietà che hanno il capolino rivolto verso il basso. Sono sicuramente meno decorative e meno apprezzate dai floricoltori, ma hanno il vantaggio di essere meno appetibili per gli uccelli che si nutrono di semi.


I diversi utilizzi del girasole

Fiore molto bello e caratteristico, il girasole viene coltivato anche per la produzione di olio e di mangimi.

L'olio di semi di girasole è molto conosciuto e largamente impiegato nel settore alimentare. Viene estratto dai semi che le piante producono abbondantemente e negli ultimi decenni ci sono stati dei decisi miglioramenti nella qualità di quest'olio. Le ultime varietà selezionate hanno una percentuale maggiore di acido oleico, che tradotto in termini pratici significa una maggiore resistenza alla cottura che avvicina molto questo alimento al più costoso olio di oliva.

Ricco di vitamina E, l'olio di semi di girasole è un ottimo antiossidante.

Gli scarti della produzione di olio vengono utilizzati per farne mangimi, mentre i semi interi si utilizzano come cibo per roditori ed uccelli.

Tostati oppure decorticati i semi di girasoli costituiscono dei sani e salutari snack da preferire ad altri meno naturali e poco dietetici.

Un ulteriore utilizzo dell'olio che si ricava dal girasole è quello di fungere come olio per motori.


Curiosità sul girasole

Se il significato del nome del girasole non ha segreti ed è facilmente intuibile, meno note ma molto simpatiche sono le curiosità e le leggende che sono legate a questo fiore.

Il girasole ha ispirato molti artisti che lo hanno riprodotto o citato nelle loro opere: famosissimi i Girasoli di Van Gogh.

Il mito greco di Clizia racconta di come la fanciulla fosse innamorata del dio del Sole, Apollo. La ninfa guardava per ore il carro di Apollo vagare nel cielo, tanto che venne trasformata in un fiore che seguiva costantemente il percorso del sole.

Alcuni Paesi hanno scelto il girasole come simbolo nazionale: è il caso dello stato americano del Kansas e di una città del Giappone.

In conclusione, la coltivazione del girasole è senz'altro consigliata a tutti.

Non occorrono grandi spazi, né troppa esperienza e si ha la soddisfazione di avere uno splendido fiore che rappresenta l'estate come pochi altri.




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