Le esigenze delle piante, per quanto riguarda il substrato in cui crescere, sono principalmente quelle di avere un terriccio più o meno acido, più o meno alcalino; esistono poi miscele di terreno più idonee per le talee, per le succulente, o per le piante da appartamento. Gli amanti del giardinaggio possono sicuramente provare a miscelare da soli le diverse parti di substrato per le proprie piante, con qualche cognizione in materia. I principali componenti del terriccio sono torba (ottenuta dalla decomposizione di residui vegetali), sabbia e compost, ovvero sostanze organiche decomposte. Questa è la composizione di un terriccio universale, adatto a molte specie vegetali; il suo PH è neutro e riesce a trattenere abbastanza bene l'acqua. Viene venduto in buste da 5 litri per utilizzi casalinghi, fino ad arrivare a grandi confezioni da 80 litri per giardini e orti. La torba è ricavata da foglie, steli e radici fossilizzate; scura, permeabile, acida e leggera, è adatta a tantissime piante e molto usata in floricoltura. Questa specie di "base" può essere arricchita e modificata a piacimento per rispondere a richieste più specifiche, per piante più esigenti.
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La terra può essere di vario tipologie, determinate dal luogo in cui essa viene prelevata. Il terriccio di castagno, che si forma intorno all'albero, è soffice, leggero e permeabile; soprattutto, mantiene a lungo le sue caratteristiche. Il terriccio di foglie si ottiene dalla decomposizione parziale di accumuli di foglie tenute all'umido; anch'esso è leggero e permeabile, ma non viene usato da solo perché ha scarsa durata. La terra forte è compatta e dura, formata in massima parte di argilla. Si usa mischiandola a terreni più sciolti e leggeri. La terra leggera è scura e contiene una buona parte di sabbia o detriti di roccia e residui organici; poiché non trattiene l'acqua, viene mescolata a terreni troppo impermeabili. Il terriccio di bosco viene prelevato nei boschi di latifoglie ed è leggero, fertile e permeabile; ottimo per le semine e per le talee perché favorisce la germinazione. La terra d'erica somiglia a quella di bosco, ma è priva di calce e adatta per tutte le piante calcifughe, come rododendri e azalee.
Oltre a quelli già citati e più comuni, ci sono ancora altri tipi di terriccio che è bene conoscere per poterli utilizzare al meglio. Il terricciato, ad esempio, è un terreno comune lavorato in modo particolare allo scopo di renderlo molto fertile e permeabile. Si ottiene alternando strati di 15 - 20 centimetri di terra comune da giardino con del letame ben maturo. Il tutto deve formare un cumulo di almeno un metro di spessore e deve essere mantenuto umido; va rivoltato dopo un paio di mesi e poi, a seguire, ogni mese, per un totale di almeno sei. Alla fine, si ottiene un ottimo terriccio ricco e soffice che mantiene le sue qualità per molto tempo. Sarà particolarmente adatto per le piante da fiore e da appartamento. Ancora, citiamo la terra di sfagno; è una terra paludosa data da un muschio che cresce spontaneo. Viene raccolta, spremuta e molto apprezzata perché permeabile e capace di trattenere l'acqua. Viene usata per le talee, le margotte e per le piante epifite.
Alcune specie di piante, comunemente coltivate anche in casa, richiedono terricci specifici che si possono trovare in commercio o creare da soli, rispettando le proporzioni che la pianta preferisce.
Le piante grasse, ad esempio, temono particolarmente il ristagno di acqua e umidità; la terra in cui vanno coltivate deve essere quindi ben drenata, affinché non ci sia acqua in eccesso. Questo significa una maggiore percentuale di sabbia o altro materiale che favorisca il drenaggio.Gli agrumi hanno bisogno di un elevato apporto di acqua e sostanze nutritive durante il periodo vegetativo, ma anche di un buon drenaggio e un'efficace ossigenazione delle radici durante il periodo di riposo. Di conseguenza, il terriccio per loro deve essere ricco di sostanze organiche, ma anche leggero. Si ricorre a composti di torba, pomice ed humus, arieggianti e drenanti.Torba di buona qualità, con argilla e pomice, costituisce una base ideale per le rose, mentre le acidofile - camelie, gardenie, ortensie, rododendri, azalee - necessitano di un composto di torba, con pochi minerali, poca salinità, e ricco di sostanze organiche.In sostanza, anche se le piante sono spesso capaci di adattarsi al substrato su cui vengono coltivate, bisogna riconoscere che rispettare le loro esigenze serve a farle crescere non solo in modo più rigoglioso, ma anche più sane e robuste, in grado di combattere parassiti e condizioni avverse.
Chi vuole dedicarsi a preparare il terriccio idoneo alle proprie coltivazioni dovrà procurarsi il materiale, cercando di sceglierlo il più naturale possibile. Serve quindi del terriccio universale e della torba. Chi va in montagna potrà procurarsi terriccio ricavato tra i tronchi di castagno; molto buono è anche il terreno che scavano le talpe, facilmente riconoscibile perché si tratta dei piccoli cumuli che si vedono nei campi.Lo stallatico può essere preso o acquistato presso i maneggi e gli allevatori in generale. Anche la sabbia, opportunamente lavata, è da tenere pronta, per essere mischiata a torba o ad altri terreni di base per migliorarne la permeabilità e il drenaggio.L'esperienza insegna molto nella preparazione e nell'uso del terriccio, e se unita a qualche buona informazione e all'amore per le piante, i risultati non si faranno attendere.
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