Orchidee Cymbidium

Regole di irrorazione e annaffiamento delle Orchidee Cymbidium

Queste magnifiche piante provengono dai continenti asiatico, africano e oceanico e vengono annoverate nel vasto e specifico gruppo familiare delle Orchidaceae. Sono di norma piante epifite, ovvero con il sistema radicale in tutto o in parte aereo, e risultano dotate di pseudobulbi dai quali si sviluppano l'ampio fogliame e le durature infiorescenze a tinte candide e rosacee. Per la loro pregevole estetica, vengono apprezzate e coltivate con successo in tutto il mondo, sia in giardini che anche in case e abitazioni. Le Orchidee Cymbidium andranno irrorate con costanza e generosità nella stagione primaverile e estiva, a cadenza infrasettimanale se necessario, badando che il terreno si presenti sempre lievemente inumidito. Nella restante parte dell'anno, invece, le annaffiature saranno limitate e moderate.
Le Orchidee Cymbidium

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Coltura delle Orchidee Cymbidium

Le Orchidee Cymbidium nel vaso Di crescita progressiva e non repentina, alcune varietà di Orchidee Cymbidium riescono a superare il metro in altezza. Per la loro natura di piante epifite avranno bisogno di un peculiare terreno di coltura, composto in maggioranza da sfagno secco, felci, fogliame di faggio e corteccia di abete. Tutti materiali in grado di assicurare il perfetto drenaggio del suolo e, al contempo, di donare alle turgide radici il giusto ambito di espansione. In periodo primaverile, a cadenza mediamente triennale, questi sempreverdi andranno sottoposti ad opera di rinvaso, qualora gli pseudobulbi abbiano completamente saturato il vaso oppure la terra di coltura sia ormai impoverita o esausta.La potatura delle piante, invece, consisterà semplicemente nella recisione degli steli rovinati e anneriti.

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Fertilizzazione delle Orchidee Cymbidium

Le Orchidee Cymbidium in fiore In ordine all'assunzione dei nutrienti, le Orchidee Cymbidium denotano una notevole necessità di essere fertilizzate, con differenze in relazione alla stagione in corso. La concimazione andrà massimizzata durante la fase vegetativa, ogni 15 giorni all'incirca, e adeguatamente ridotta nei periodi autunnali e invernali, con frequenze in media mensili. Normalmente viene adoperato un fertilizzante di natura liquida, diluito nell'acqua di abituale irrorazione, nondimeno potrà in alternativa utilizzarsi anche quello solido, granulare a rilascio progressivo e graduale. Il fertilizzante da adottare dovrà contenere in prevalenza la componente azotata rispetto alle residue macrocomponenti fosfatiche e potassiche, tuttavia nel riposo vegetativo della pianta sarà opportuno l'uso di concime a bassa concentrazione di azoto.


Posizionamento e patologie ravvisabili

Orchidee cymbidium Le piante tropicali dovranno essere posizionate in un ambiente ben ventilato e illuminato, con esposizione agli irraggiamenti solari per qualche ora della giornata. Prediligeranno condizioni termiche discretamente miti e temperate, ma non soffriranno in genere le temperature fredde e rigide, sino a qualche grado sottozero. Ciò nonostante, sarà consigliabile ricoverarle per precauzione in locali coperti durante il periodo invernale, specie se si vive nelle regioni settentrionali del Paese. Le Orchidee Cymbidium, in conclusione, potranno risultare interessate da talune affezioni, determinate sovente da errori colturali, ovvero colpite da insetti nocivi, come la cocciniglia. In quest'ultimo caso, il contrasto dovrà avvenire con l'impiego di detergenti naturali o con insetticidi piretrali.



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