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L'Agave sisalana non mostra un'eccessiva esigenza di bagnature nel corso dell'annualità. Verrà, di conseguenza, ben irrorata durante la stagione primaverile e soprattutto estiva, con cadenza preferibilmente settimanale, mentre gli annaffiamenti saranno limitati o finanche interrotti in periodo freddo, risultando del tutto sufficienti le precipitazioni piovose. Gli esemplari coltivati in vaso, ovviamente, avranno bisogno di maggiore irrigazione, sia in quantità che in frequenza. La pianta grassa, inoltre, andrà moderatamente fertilizzata dall'arrivo dei primi caldi al termine dell'estate, ogni 25 giorni all'incirca. Si potrà utilizzare un fertilizzante adatto alla tipologia di pianta, contenente in prevalenza le componenti potassiche e fosforate rispetto alla residua macrocomponente azotata.
Per una crescita immediata e repentina, la pianta succulenta abbisognerà di condizioni climatiche costantemente calde e temperate. Si svilupperà in maniera rigogliosa con temperature intorno ai 20-25°C, mentre patirà grandemente al di sotto degli 8 C°. L'Agave sisalana, in conclusione, potrà essere soggetta a diverse patologie crittogamiche, sovente addebitabili all'eccesso di irrorazione o al cattivo drenaggio del terreno. In questi casi, il miglior contrasto sarà senza dubbio la prevenzione: annaffiare la pianta grassa soltanto quando il terreno si presenti asciugato o disseccato diminuirà fortemente il rischio di insorgenza delle malattie. Risulteranno possibili anche talune patologie dovute a microorganismi batterici, che andranno combattute con prodotti a composizione calcica e cuprica.
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