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L'Agapanthus è chiamato anche giglio africano o "giglio del Nilo" ed è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Amaryllidaceae, per intenderci la stessa del narciso, della clivia e dell'amarillide, tutte specie caratterizzate da un grande fiore a calice e da stami liberi che terminano con grandi antere che si ricoprono di polline. Le inflorescenze dell'Agapanto sono raggruppate a ombrello sullo stelo e si aprono da giugno ad agosto. Nei climi caldi l'Agapanthus può essere seminato anche durante l'inverno ma normalmente tale operazione va eseguita in autunno. I raggruppamenti ampi nei luoghi soleggiati daranno luogo ad aiuole di grande effetto. L'Agapanto ha sempre bisogno di essere posizionato in piena luce e questa esposizione deve essergli garantita anche nel corso degli anni: difatti se dovesse finire in una zona d'ombra per alberi o arbusti piantati successivamente potrebbe anche smettere di fiorire e senz'altro la mancanza dell'irradiazione adeguata influenza negativamente la produzione di nuovi boccioli.
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L'Agapanto tollera bene la siccità, le zone ventilate e la salsedine, nonostante l' eleganza delle sue foglie è una pianta molto robusta e si rivela una scelta vincente nelle zone costiere dove si combinano bene con altri amanti del sole come l'Achillea millefolium o l'Emerocallide. Ha bisogno di un terreno ben drenato, un compost fresco e, se tenuto in vaso, durante il periodo invernale bisogna proteggere le radici dal gelo o portando i vasi al riparo o coprendo il terreno con una pacciamatura. I vasi devono sempre essere proporzionati allo sviluppo radicale dell'Agapanthus, poichè che se è costipato viene inibita la fioritura. La pianta richiede per il resto pochissima manutenzione e pochissima acqua soprattutto in inverno quando basta annaffiare una volta al mese. Durante la fase della crescita si può concimare con una dose minima di solfato di potassio che favorisce la quantità dei fiori e la colorazione. L'azoto invece va evitato: darà foglie lussureggianti ma a scapito dei fiori. Gli steli dovrebbero essere tagliati dopo ogni fioritura ma non è una norma rigorosa.
L'Agapanthus è originario del Sudafrica e il suo nome significa fiore dell'amore, dal greco "agape" che vuol dire amore e "anthos" fiore. Proprio come il sentimento da cui trae il nome può dare grandi soddisfazioni ma va trattato con cautela per le sue caratteristiche urticanti. La pianta si propaga facilmente per seme ma anche per divisione e ogni 4 o 6 anni è opportuno dividere i ciuffi, sia per moltiplicarle che per ottenere buone fioriture. E' una pianta che prospera anche senza grandi cure se trova humus e luogo adatti ma la fioritura nell'Agapanto può essere un evento tardivo e si può dover attendere anche due o tre anni per avere il primo fiore. Negli anni sono stati sviluppati diversi cultivar che hanno consentito di ottenere diverse sfumature di blu, le versioni bianche possono avere foglie striate color argento. Inoltre, un certo numero di famiglie è a foglia caduca e si dimostra più resitente ai climi freddi. Piantati su uno sfondo di ortensie riprenderanno la forma e il colore di questi arbusti in un piacevole gioco di contrasti e complemento.
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