Il geranio

Il geranio

Il geranio, il cui nome scientifico è Pelargonium, è una pianta di tipo perenne che trae la sua origine in Africa. Il geranio a cui siamo comunemente abituati è quello comune anche se ne esistono diverse tipologie. Il geranio cosiddetto Zonale ha il fusto ben tondo e una foglia grande e tondeggiante al cui interno è presente anche una zona più scura (da qui il nome "zonale" che si riferisce proprio a questa zona di colore differente). La tipologia denominata "Edera semplice" ha le foglie che assomigliano a quelle tipiche dell’edera ed è molto utilizzata per l’abbellimento di tutti i balconi o vasi in cui si trova poca terra. La varietà detta "Edera doppio incrocio" nasce dalla mescolanza tra geranio zonale e geranio edera semplice. Tale varietà ha un fiore doppio e le foglie con una zona più scura. Esiste, poi, il geranio cosiddetto "Odoroso", molto profumato e colorato. La fragranza richiama il limone.
Esempio di geranio rosa

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La corretta collocazione per il geranio

Esempio di geranio rosso La corretta collocazione per il geranio è importante per ottenere piante in salute. Generalmente la giusta posizione è al sole. In ogni caso, le zone ideali devono avere una buona luminosità ma alcune specie di geranio, come ad esempio l’Imperiale o il Zonale, stanno benissimo anche nelle zone più ombreggiate. Si può capire in maniera molto semplice se l’esposizione del geranio non è adatta in quanto, in questo caso, si assiste ad una sofferenza generalizzata della pianta che sacrifica la produzione dei fiori per favorire, invece, quella delle foglie. Nelle zone di montagna bisogna esporre il geranio a sud. Nelle zone restanti è molto meglio l’esposizione a sud est, cosicché il sole pomeridiano non bruci le foglie della pianta. Al sud è meglio scegliere la variante "Edera" in quanto risulta più resistente ai climi più caldi.

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I vasi ed il terreno ideali per il geranio

Esempio di geranio multicolore Scegliere i vasi ed il terreno ideali per il geranio è importante per avere una pianta sana e vigorosa. I vasi vanno scelti essenzialmente in base alla tipologia di geranio che si vuole collocare al suo interno. I gerani Zonali preferiscono i vasi tondi o ovali con un diametro che può variare tra 16 e 35 centimetri. La variante di geranio "Edera" preferisce essere collocata nelle cassette e non nei vasi. Sono perfette se la loro profondità è pari ad una ventina di centimetri con i gerani che, però, devono essere distanziati tra loro di almeno 20 centimetri. Ad esempio, in una cassetta da 40 centimetri si possono piantare due gerani. Il terreno preferito dal geranio è caratterizzato da torba bionda o bruna con un Ph di circa 6.2. Aggiungendo argilla si favorisce la tenuta dell’acqua. In commercio, sono presenti diversi terricci studiati per la coltivazione corretta del geranio.


Concimare correttamente il geranio

Esempio di geranio viola Concimare correttamente il geranio è importante per avere delle piante in buona salute. Le sostanze organiche (specialmente i letami molto vecchi) sono di fondamentale importanza e vanno rapportati correttamente a dei concimi con cessioni controllate. La concimazione deve avvenire ogni 3 o 4 mesi se effettuata con i cosiddetti concimi a lenta cessione, mentre con altre tipologie di concime è necessario intervenire più frequentemente. Ad esempio la concimazione liquida, sarebbe opportuna ogni volta che si annaffia il geranio. Il concime che si rivela ideale per la cura del geranio deve contenere pochissime percentuali di azoto e deve sempre e comunque essere ben diluito con acqua, seguendo le indicazioni presenti sull’etichetta del concime prescelto senza esagerare nella dose per non bruciare le radici.


Annaffiare il geranio

Per annaffiare correttamente il geranio bisogna tenere in considerazione il fatto che il geranio è una pianta che ben si adatta ai climi più aridi ma che soffre l’umidità eccessiva causata dai ristagni di acqua. Le annaffiature devono essere abbastanza regolari. Accorgimento fondamentale è quello di lasciare che il terriccio si asciughi bene tra un’annaffiatura e l’altra. Durante la stagione estiva, il geranio va innaffiato regolarmente ogni mattina mentre le annaffiature vanno drasticamente ridotte in autunno ed inverno, benché sia sempre consigliabile il controllo periodico del terriccio. Questo non deve comunque mai risultare troppo asciutto ma ben umido, condizione che dati i climi particolari che contraddistinguono tanto l’inverno quanto l’autunno non sono difficili da realizzarsi spontaneamente in questi due periodi dell’anno.


Curare i gerani in inverno

vaso gerani Gli inverni, si sa, sono periodi altamente temuti da molte specie di piante in quanto le temperature più fredde le infastidiscono parecchio. Ma come bisogna curare il geranio durante il periodo invernale? Tutto è strettamente collegato alle zone in cui si abita. Nelle regioni meridionali i gerani possono stare all’esterno ma coperti. Nelle regioni settentrionali, invece, il geranio deve essere spostato necessariamente dentro l’abitazione. Circa 20 giorni prima di questo spostamento non bisogna assolutamente concimare né innaffiare. Dal momento del ritiro l’irrigazione deve essere saltuaria e bisogna sempre stare attenti allo stato del terriccio che non deve essere inzuppato. Una volta tornata la primavera la pianta può essere ricollocata all’esterno e tornare ad essere annaffiata regolarmente.



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