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I sintomi della sclerotinia si manifestano in modi differenti a seconda dell'agente responsabile, ma tutti provocano gravissimi danni alle piante, sia dal punto di vista estetico che produttivo. Le ripercussioni di questa malattia sulla pianta sono evidenti e deturpanti. Gli effetti variano in base alla specie di fungo che attacca il vegetale. Per esempio quando ad attaccare un ortaggio sono i funghi Sclerotinia sclerotiorum e Sclerotinia minor, si forma della muffa bianca o grigia, simile a dell’ovatta, sulla radice e sul colletto che finisce per invadere tutti i tessuti della pianta. Le leguminose sono vittime del fungo Sclerotinia trifoliorum. Le radici, i tuberi e le bulbose presentano un rigonfiamento di colore nero, disseccamento dei fiori e dei frutti reso visibile da un marciume color grigio dalla consistenza vellutata, mentre fiori, foglie e frutti possono essere ricoperti da una patina color grigio di consistenza vellutata. Le piante ornamentali attaccate da altre specie di funghi Sclerotinia manifestano disseccamento dei fiori, lesioni cancerose che producono liquido gelatinoso e frutti marci.
Il fungo responsabile della malattia è Sclerotinia sclerotiorum, un microrganismo che vive nel terreno. Essendo gli sclerozi delle strutture molto resistenti, il fungo può conservarsi allo stato latente anche per 9-10 anni. La sclerotinia è una malattia causata da fattori sia ambientali che legati ai metodi di coltura. I funghi della sclerotinia si mettono a riparo per tutto l’inverno per riapparire nei mesi più caldi e umidi, in primavera e in estate. Infatti una delle cause della malattia è proprio l’eccessiva umidità, condizione creata dalle piogge o da un' eccessiva irrigazione e quindi da un disagio nella fase di drenaggio del terreno. Un'altra causa può essere la mancata concimazione del terreno oppure l'errato utilizzo: il concime è alla base della salute e della qualità di un terreno, ma soprattutto crea una barriera protettiva contro parassiti e altri agenti infestanti. Un altro errore che può favorire le condizioni di comparsa della sclerotinia è la mancata disinfestazione di un terreno di coltura. Per pulizia di un'area da coltura si intende anche l'eliminazione dei resti di potature.
Più che curare le piante dalla sclerotinia è utile e necessario prevenirla, è così che si combatte questa malattia così dannosa per le piante. Per prevenzione si intendono piani e strategie di coltura volti a impedire la comparsa del fungo. Ecco alcuni accorgimenti: - l’irrigazione non deve essere eccessiva affinché non si accumulino ristagni di acqua che producono umidità, quindi è necessario favorire il drenaggio del terreno attraverso, per esempio, la sarchiatura del substrato cioè rivoltandolo; - disinfettare il terreno prima di seminare con fungicidi rameici; - concimare il terreno con dello stallatico che rende le piante più resistenti a parassiti e malattie; - dopo la potatura è consigliabile pulire il terreno dai resti dell'operazione. Questo perché il fungo vi si nasconde durante il freddo dell'inverno.Un ottimo rimedio curativo sono i medicinali rameici e gli antifungini da applicare nei mesi primaverili e estivi, quando il clima è caldo. Oggi esistono anche terapie naturali per curare le piante affette dalla sclerotinia per esempio prodotti a base di farina di roccia e infuso di equiseto.
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