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Una delle classi più utilizzate in termini di erbicidi è quella del diserbante di pre emergenza. Il termine pre emergenza sta a significare che il diserbante entra in funzione prima ancora che le piante infestanti riescano a germogliare. Cosa significa questo? Semplicemente che utilizzando questo tipo di diserbante nel momento giusto si impedisce di fatto che il germoglio esca dal terreno perché viene avvelenato prima. Quando si ha a che fare con il diserbante di pre emergenza è bene ricordare che tutto il prato deve essere trattato contemporaneamente perché altrimenti nelle zone dimenticate le infestanti germoglieranno. Dopo l'applicazione di questo tipo di diserbante il prato va bagnato per permetterne il giusto assorbimento. Attendere, poi, il tempo indicato sull'etichetta per eventuali semine perché non si può seminare su un prato appena trattato.
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L'altro tipo di diserbante utilizzato per la lotta alle piante infestanti è quello del diserbante cosiddetto di post emergenza. Questo tipo di diserbante è detto così perché distrugge le malerbe che sono già germogliate e che stanno già crescendo. Contrariamente a quanto avviene con quello di pre emergenza, con il diserbante di post emergenza è possibile trattare anche singole porzioni di prato, limitandosi esclusivamente a quelle sezioni laddove le infestanti hanno già fatto la loro comparsa, ovvero dove è in atto la vera e propria infestazione. Il trattamento va effettuato quando ci si accorge che sono spuntate nuove malerbe all'interno del prato perché quelle di recente germogliazione sono più semplici ed immediate da abbattere. Per quelle già in fase di crescita avanzata possono essere necessari diversi trattamenti per ottenere risultati.
Ma quando è meglio utilizzare il diserbante? E' utile sapere che il momento in cui si decide di procedere con il trattamento (sia esso di pre o post emergenza) è di fondamentale importanza per la reale riuscita del trattamento stesso. I diserbanti di post emergenza vanno utilizzati possibilmente quando le infestanti sono appena spuntate. Quelli di pre emergenza, invece, si effettuano prima che i semi inizino la loro fase di germogliazione. Ma come comprendere esattamente quando questa sta per iniziare? Per alcune infestanti esistono appositi calendari da consultare. Per altre è possibile utilizzare i cosiddetti bioindicatori, ovvero delle piante la cui comparsa sul prato indica che è giunto il momento per trattare i semi delle infestanti. I diserbanti che sono contemporaneamente di pre e post emergenza non sono prevedibili nell'uso perché agiscono su tutta la linea.
Sapere come scegliere il giusto diserbante è importante, in quanto solo in questo modo si possono ottenere risultati mirati al tipo di infestante presente nel proprio prato. Esistono diversi tipi di diserbanti tra cui poter effettuare la scelta. Ad esempio, il diserbante di contatto penetra nelle foglie delle infestanti bruciandole dall'interno. E' un prodotto consigliato per combattere le infestanti di tipo annuale e per diserbare al di sotto delle chiome degli alberi. Il diserbante sistemico, invece, entra nel sistema linfatico della pianta in cui penetra sia dalle radici che dalle foglie bruciandola completamente. E' perfetto sia per l'infestante perenne che annuale. Esiste poi il diserbante selettivo che agisce esclusivamente sul tipo di piante indicato senza essere nocivo per tutte le altre. E' evidente, quindi, come ad ogni circostanza corrisponde un diserbante diverso.
I diserbanti sono stati a lungo contrastati perché la loro natura chimica li rende molto nocivi per l'ambiente che ci circonda. Di certo le polemiche non si sono spente neanche oggi che comunque è possibile creare dei diserbanti con materiali che tutti hanno in casa e di origine completamente naturale, al fine di non inquinare l'ambiente ulteriormente. Il primo diserbante naturale si può creare mescolando un litro di aceto (rigorosamente bianco) con 120 millilitri di succo si limone e andando poi a spruzzare questo composto direttamente sulle infestanti. In alternativa è possibile far bollire un po' di acqua e, a bollore avvenuto, annaffiare con quest'acqua le malerbe su cui poi si spargerà un buona quantità di sale. Anche l'acqua di cottura delle uova sembra essere un buon diserbante, metodo dai risultati abbastanza apprezzati.
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