Immobili non accatastati

Panoramica sugli immobili non accatastati

Sono oltre due milioni gli edifici fantasma scoperti negli ultimi anni grazie ad un confronto effettuato tra le mappe aeree e le cartografie a disposizione dell'Agenzia del Territorio. Questi immobili non accatastati hanno rappresentato, nel tempo, un mancato gettito nelle casse dello Stato per diversi milioni di euro. A seguito dell'indagine molti proprietari hanno scelto di mettersi in regola spontaneamente, con una dichiarazione tardiva, mentre per altri è arrivato l'invito da parte dei rispettivi Comuni alla regolarizzazione. I proprietari che hanno scelto di autodichiarare il proprio immobile sono principalmente coloro che risultano intestatari di edifici con rendite catastali contenute, mentre continua l'evasione da parte di coloro che possiedono edifici di maggior pregio. Anche se per la maggior parte si tratta di edifici residenziali, non mancano fondi e capannoni a destinazione artigianale e commerciale.
Vecchio edificio

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Immobili non accatastati: come mettersi in regola

Edificio rurale Tra i fabbricati non accatastati ve ne sono un gran numero che risultano costruiti abusivamente, e che in teoria rischiano di essere soggetti a demolizione. Per quelli invece sanabili è possibile procedere spontaneamente alla regolarizzazione. Sul sito ufficiale dell'Agenzia del Territorio è presente un motore di ricerca che consente di verificare se l'edificio di proprietà risulta tra quelli da regolarizzare. Sarà sufficiente inserire il Comune in cui è ubicato l'immobile, foglio e numero di particella catastale per una verifica rapida e sicura. In caso di responso negativo è consigliabile rivolgersi ad un geometra per regolarizzare la propria posizione. Dopo un sopralluogo il tecnico provvederà alla redazione del mappale, necessario per l'accatastamento. Potrebbe essere richiesta anche una scheda catastale che serve a determinare la destinazione d'uso dell'edificio. Occorre tener presente che, in caso di mancata dichiarazione, l'edificio perde ogni valore economico in quanto non cedibile o vendibile a terzi.

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Fabbricati ex rurali

Immobile zona rurale Anche se il fenomeno di edifici fantasma in Italia interessa ogni tipologia di immobile, quelli maggiormente colpiti sono i fabbricati ex rurali. Si tratta di costruzioni che originariamente in Catasto sono state registrate come tali, e quindi privi di rendita, ma che nel corso degli anni sono state oggetto di interventi che ne hanno modificato la destinazione. Le disposizioni legislative prevedono infatti che, entro trenta giorni dal momento in cui l'edificio ha subito lavori che ne hanno variato la destinazione d'uso, il proprietario debba presentare apposita dichiarazione al Catasto. Si tratta delle stesse regole che valgono per la realizzazione di nuovi edifici. In caso di mancata comunicazione saranno gli uffici provinciali ad attribuire al fabbricato una rendita presunta, con successivo accatastamento a spese del proprietario.



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