Mini eolico per esperti

Da un punto di vista legislativo, si chiama mini eolico qualsiasi impianto di generazione di energia eolica la cui altezza della torre non supera i 30 metri. Se si guarda alla questione dal lato tecnico, invece, un impianto è mini eolico se la sua potenza erogata non supera i 200 kW.

Per fare del mini eolico ci vuole in ogni caso un aerogeneratore, cioè una turbina, un "mulino" le cui pale girano sotto l'azione dell'energia cinetica del vento, che viene poi trasformata in energia elettrica. Ci sono due modi diversissimi tra loro per progettare un impianto eolico di questo tipo. La prima possibilità è di costruirlo separato dalla rete elettrica, quindi solo al servizio di un'utenza privata ed isolata che provvede ad un'autoproduzione. La seconda è di tenere il generatore connesso alla rete elettrica, con la quale scambia energia di continuo.

Un generatore mini eolico va sempre montato su una torre, ... continua


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prosegui ... , anche piccola se è a sua volta posizionata sul tetto di un edificio abbastanza alto, questo perché il vento non deve trovare ostacoli nel colpire le pale della turbina, come alberi, o altri edifici.

Non tutti possono installare un impianto mini eolico. Se la propria abitazione si trova in una conca, circondata da colline, in un qualunque luogo riparato dal vento, allora la scelta dell'eolico sarà fallimentare. Viceversa, se si abita su un crinale, o su una falesia, o in una valle stretta dove l'aria viene convogliata in correnti veloci, allora un generatore eolico si rivela una scelta vincente.

Gli attuali aerogeneratori vanno da potenze bassissime, di uno o due kW (in questo caso si parla di micro eolico), fino a generatori di 200 kW, ideali per una piccola azienda, passando per i diffusissimi generatori da 10 kW, ottimi per servire tre o quattro utenze domestiche, e da 60 Kw, in grado di alimentare un condominio.

Grazie ad una serie di importanti semplificazioni legislative, e ad una serie di incentivi statali, il mini eolico sta ricevendo un notevole impulso, e diventa possibile farsi da sè l'energia elettrica in casa.

Una volta che si è certi che si può installare un generatore eolico, perché ci sono le condizioni di vento e di assenza di ostacoli, occorre scegliere l'impianto adatto. C'è il mini eolico domestico, da 400 W a 3 KW, con un costo abbastanza contenuto, soprattutto in prospettiva di ammortizzarlo grazie al risparmio in bolletta egli incentivi statali. Esistono anche impianti mini eolici aziendali, con potenze nominali dai 20 kW ai 60 kW, un po' più costosi, ma che permettono di alimentare una piccola fabbrica e di cedere l'energia residua alla rete elettrica nazionale.

Scelto l'impianto che va bene per le proprie esigenze di approvvigionamento di energia elettrica, occorrerà scegliere tra la tariffa onnicomprensiva, un incentivo statale forfettario di circa 0,29 euro per ogni kW generato, e la tariffa a scambio sul posto, che consente di rivendere alla rete elettrica nazionale l'energia prodotta ma non utilizzata.

Dopo anni di ricerca e di miglioramento tecnologico, le moderne turbine mini eoliche non sono più rumorose come gli aerogeneratori di 15 anni fa, si auto orientano nella direzione del vento, ed hanno il vantaggio di avere bisogno di una bassissima manutenzione, infatti vengono solitamente revisionati ogni 15 o 18 mesi.

L'importante è essere certi di trovarsi nelle condizioni per poter avere davvero un vantaggio dall'uso del mini eolico, cioè avere vento a disposizione. Anche se un impianto mini eolico ha il vantaggio, rispetto alle grandi torri, di poter funzionare bene anche in regimi ventosi ridotti, l'Atlante eolico del territorio italiano parla chiaro: le zone ottimali sono tutto l'arco appenninico, la zone delle Dolomiti, la Sardegna e la Sicilia. La velocità media dei venti in Italia varia, a seconda della stagione e della regione, dai 4 agli 8 metri al secondo, tutte velocità che consentono ad un aerogeneratore mini eolico di funzionare egregiamente, ma i risultati ottimali si ottengono solo a partire da velocità di 6 metri al secondo. Se si vogliono fare le cose per bene, la soluzione migliore può quindi essere il commissionare ad un'azienda specializzata una "perizia anemometrica", con la quale gli esperti dell'azienda misurano la velocità del vento e le sue variazioni in un arco temporale significativo.

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