Contributi fotovoltaico

I contributi fotovoltaico convengono sempre

I contributi fotovoltaico che lo Stato offre a coloro che hanno intenzione di installare un impianto sono molto convenienti; lo scopo è quello di produrre energia pulita, ridurre i costi delle bollette e utilizzare fonti energetiche naturali. Il risparmio il rispetto per l'ambiente sono i due punti fondamentali che spingono i governi di tutti i paesi ad incentivare l'utilizzo di una fonte di energia rinnovabile e naturale come il sole. In Italia, pur essendo passato il boom delle tariffe ultra vantaggiose degli anni passati, i pannelli solari continuano a ridurre i costi delle bollette. Il risparmio è assicurato, oltre ad essere consumatore il proprietario di un impianto è anche produttore di energia, quindi è indipendente dal punto di vista energetico e contribuisce al consumo elettrico della collettività. La tecnologia sfrutta le radiazioni solari attraverso dei pannelli di silicio che vengono installati sopra gli edifici o su apposite strutture, in modo che vengano irradiati dal sole più a lungo possibile. L'energia eco è pulita e continuamente rinnovabile, perché a differenza delle risorse naturali esauribili inquinanti, il sole non produce emissioni nocive e ci sarà sempre.
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Come funzionano i pannelli fotovoltaici e solari

Impianto su un tetto Ambiente e fotovoltaico funzionano grazie ai pannelli solari o di silicio. Quelli più diffusi sono formati da celle di silicio monocristallino o poli cristallino; i primi hanno un rendimento superiore rispetto ai secondi e sono di colore blu scuro, mentre gli altri hanno un colore variabile. Alcuni tipi di pannelli sono formati da un film di silicio e non da celle, sono meno efficienti rispetto agli altri e rendono bene solamente in caso di condizioni climatiche favorevoli. I pannelli solari hanno al loro interno una lastra di rame o acciaio che contiene dei tubi dove c'è il liquido che deve essere riscaldato. Questo liquido è formato da acqua e antigelo, in modo da non congelarsi durante l'inverno. I pannelli solari più usati hanno il vetro opaco all'esterno che mediante l'effetto serra impedisce la dispersione del calore accumulato nel liquido. Sotto al pannello c'è uno strato di materiale isolante in poliuretano o fibra di vetro chiuso da una scocca di lamiera che contribuisce ulteriormente a mantenere il calore. Nel serbatoio dell'acqua ci sono due circuiti separati, quello collegato al pannello dove circola il liquido scaldato dal sole e quello collegato all'impianto idraulico.

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In cosa consistono i contributi statali

Una casa indipendente I contributi fotovoltaico oggi sono possibili grazie a un iter burocratico notevolmente semplificato rispetto a un tempo. I vincoli e le autorizzazioni dipendono dal Comune e dalla Regione e per poter richiedere il permesso di installare i pannelli fotovoltaici bisogna fare una richiesta di inizio attività. In alcune zone è sufficiente la comunicazione inizio attività (CIA), in altre ci vuole la procedura abitativa semplificata (PAS); il Comune deve dare il permesso dell'installazione dei pannelli, sia che si abbia un'abitazione indipendente sia che si viva non condominio. L'autorizzazione del condominio deve avvenire mediante un'assemblea e l'impianto va collegato al contatore dell'edificio. Gli incentivi fiscali valgono in tutti i casi, anche se viene installato un impianto sul tetto di un condominio ma lo usano solamente alcuni inquilini. I contributi riguardano il 50% delle spese sostenute, che sono detraibili ai fini Irpef e restituiti nell'arco di 10 anni. Queste percentuali cambiano ed è in previsione un ribasso dal 50% al 36% della spesa. Per usufruire delle detrazioni bisogna che l'impianto sia munito di documentazione che attesti il reale risparmio energetico.


Quanto costa un impianto fotovoltaico

Montaggio di pannelli Oggi i costi sono molto più accessibili rispetto al qualche anno fa e in alcuni casi la spesa si è ridotta fino all'80%. I prezzi medi variano dai 1500 ai 2000 euro a kilowatt, contro i 20.000 euro a kilowatt dei primi impianti. Le norme in vigore erano molto più restrittive e vincolanti, oggi è sufficiente avere uno spazio di 20 m² per poter installare i pannelli. Per usufruire dei contributi fotovoltaico non è indispensabile che l'impianto sia installato sopra un'opera edilizia, ma deve essere al servizio della stessa; per essere più efficienti, i pannelli devono essere orientati verso sud e inclinati di circa 10° in più o in meno rispetto alla latitudine del luogo. Il fotovoltaico si sta diffondendo sempre di più e secondo alcune ricerche sembra che l'Italia sia il terzo paese al mondo per la produzione di energia pulita da impianti fotovoltaici, idroelettrici ed eolici. Oltre al costo dei pannelli solari di per sé bisogna calcolare gli sgravi fiscali, il risparmio nella bolletta e la tecnologia, che diventa sempre più evoluta ed efficiente. Molte aziende stanno investendo per la tutela dell'ambiente e i governi di tutto il mondo sono orientati in questa direzione.


Energia pulita per tutti

Un impianto fotovoltaico è formato da alcuni pannelli contenenti silicio ed un inverter, cioè un dispositivo che trasforma l'energia continua prodotta in energia alternata utilizzabile. In un impianto c'è anche il quadro elettrico ed eventualmente una batteria di accumulo. Oltre al risparmio, sempre più persone sono attirate dall'idea di contribuire alla salvaguardia dell'ambiente orientandosi verso tipi di energia che non produca inquinamento. L'impianto fotovoltaico può essere collegato alla rete nazionale oppure no. La maggior parte sono collegati alla rete perché è possibile prelevare energia da tutti quando quella prodotta non è sufficiente; senza collegamento nazionale si può usare solamente la produzione personale che talvolta può non essere sufficiente. Sono molto diffusi anche gli impianti ibridi, che sono collegati alla rete nazionale ma hanno anche una batteria di accumulo. Essendo collegato alla rete elettrica nazionale, il proprio impianto fotovoltaico può immettere energia prodotta che non ha consumato e prelevare quella necessaria quando non la produce. Il gestore dei servizi energetici riconoscerà un contributo in base alla quantità di energia prodotta per tutti.


Contributi fotovoltaico: Manutenzione

impianto fotovoltaico La corrente elettrica prodotta dal proprio impianto fotovoltaico è utilizzabile immediatamente e, grazie ai sistemi di accumulo, si può usare quando non c'è il sole, ad esempio di notte o quando piove. La batteria accumulatrice è collegata alla rete elettrica e trasforma la corrente continua in corrente alternata, immettendo nella rete nazionale quella eccedente. Questo procedimento concorre a ridurre notevolmente i prezzi che, insieme ai contributi fotovoltaico, faranno diffondere questa tecnologia sempre di più. La manutenzione dell'impianto è minima, basta controllarlo una volta all'anno verificando la taratura del contatore e l'integrità dei pannelli. Le verifiche non sono obbligatorie per legge, anche se è consigliabile farle specialmente sugli impianti vecchi. Si possono fare migliorie che possono aumentare l'efficienza dell'impianto e le prestazioni. Quando non basta la pioggia, una buona pulizia può far migliorare le prestazioni fino al 5% in più, perché permette ai raggi solari di incontrare meno ostacoli dovuti allo sporco. La manutenzione è consigliabile sugli impianti più vecchi, dove si può sostituire l'inverter e fare alcune innovazioni per aumentare il rendimento.



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