La legge ha stabilito per lo smaltimento pannelli fotovoltaici diverse categorie RAEE, determinate in base alla grandezza dell'impianto: - se l'impianto ha una potenza inferiore ai 10kWp, il recupero e lo smaltimento dei pannelli compete al produttore senza nessun costo aggiuntivo per il proprietario, questi impianti rientrano nella categoria di rifiuti RAEE domestici;- se l'impianto ha una potenza uguale o superiore ai 10kWp ed è stato installato prima del Decreto Legge del 12 Aprile 2014, lo smaltimento è a carico del proprietario; per i pannelli fotovoltaici installati dopo la promulgazione del Decreto, lo smaltimento è interamente a carico dei produttori; a prescindere dalla data di installazione gli impianti con potenza superiore ai 10kWp rientrano nella categoria dei rifiuti RAEE professionali. Per la prima categoria di pannelli lo smaltimento è molto semplice, basterà rivolgersi ad uno dei centri di raccolta presente nel proprio Comune, per i secondi lo smaltimento prevede regole più complesse.
Per smaltire i pannelli fotovoltaici incentivati con il Conto Energia, il Decreto ha previsto che se ne occupi il GSE (Gestore dei Servizi Energetici), una società privata controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. Il GSE si occupa del recupero dei pannelli fotovoltaici e del trasferimento del rifiuto RAEE all'impianto di trattamento per lo smaltimento. Per gli impianti con RAEE domestici, il GSE preleva una somma di 12€ a pannello a partire dal quindicesimo anno di incentivazione, questo prelievo serve per garantire uno smaltimento corretto e rispettoso delle normative ambientali. Al momento del recupero dei pannelli fotovoltaici, il GSE rimborsa al proprietario le somme anticipate. Dopo lo smaltimento è possibile riciclare ogni singolo modulo per creare nuovi pannelli o altri oggetti di diversa natura.
COMMENTI SULL' ARTICOLO