Trattamento antitarlo

Caratteristiche del tarlo

Il tarlo è un insetto della famiglia dei coleotteri che si nutre della cellulosa contenuta nel legno dei mobili in cui nidifica e compie il suo ciclo vitale con relative trasformazioni: uova, larva, insetto. La prova dell'infestazione è data dai fori presenti sulla superficie del legno e dei mobili. Di solito si tratta di gruppi di fori di 1-2 mm di larghezza. I fori sono il punto in cui il coleottero adulto emerge dopo aver trascorso la parte principale del suo ciclo di vita all'interno del nido, si tratta quindi di fori di emersione o di uscita. Anche i mucchietti di polvere di segatura sono indice della presenza sgradita. Nello stadio di larva il tarlo scava i tunnel che rappresentano la strada verso l'uscita all'aria aperta: il danno che procurano è principalmente estetico a meno che il legno non sia molto sottile o non sia particolarmente umido, o l'attacco dei parassiti non sia particolarmente massivo. I legni più attaccati di solito sono quelli dolci, come il legno di pino, e quelli non trattati.
Legno tarlo

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Come uccidere il tarlo con il calore

Trattamento antitarlo Il tarlo per sopravvivere ha bisogno di umidità. Mantenere mobili e strutture in legno in ambiente asciutto è già un modo per prevenire il problema. In molti casi il danno del tarlo è circoscritto allo strato superiore del legno, mentre il cuore resta intatto: in questo caso la struttura è ancora forte e recuperabile. Quando invece il legno si sbriciola o si rompe facilmente vuol dire che l'elemento è troppo compromesso per essere recuperato anche dopo il trattamento. Il legno infestato e umido può essere sanato provando ad asciugarlo: piccoli oggetti possono essere messi sul termosifone, mentre per i grandi elementi si può riscaldare l'ambiente con una stufa a temperature che superino i 30/40°C per 24 ore. Queste temperature uccidono le uova e le larve ma anche gli insetti. Durante il riscaldamento gli elementi trattati vanno monitorati con attenzione per evitare che il legno si surriscaldi.

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Trattamento antitarlo: Tecnica fai da te

Tecnica fai da te In alternativa si possono acquistare nei negozi specializzati, ferramenta e bricolage, soluzioni apposite che possono essere utilizzate anche nel fai da te. L'acquisto di queste soluzioni, per lo più a base di boro o di pesticidi, deve essere accompagnato da altri oggetti necessari nel trattamento e cioè: occhiali e guanti protettivi, mascherina per il viso, una serie di pennelli, e siringhe complete di ago, pellicole e teli di plastica. I composti chimici infatti possono produrre fumi che provocano reazioni allergiche, e se possibile è meglio procedere all'applicazione all'aperto o comunque in luoghi ben ventilati. Una volta indossate le protezioni la soluzione, se non è già pronta all'uso, va preparata seguendo le istruzioni ed applicata uniformemente sulla superficie con i pennelli, cercando di impregnare il più possibile il legno. Inoltre i fori devono essere inoculati di liquido tramite siringa. Una volta terminato il trattamento, occorre sigillare il mobile, o la struttura, avvolgendolo nella pellicola e nei teli di plastica, dove dovrà svernare possibilmente in un locale freddo. A fine primavera potrà essere liberato e sottoposto ad un altro leggero trattamento preventivo.


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