La camelia

La camelia

La camelia più diffusa è quella japonica. La sua fioritura inizia a gennaio e termina in primavera. Invece la varietà sasanqua ha fiori meno appariscenti, ma sbocciano in dicembre e in gennaio. E' coltivata in Europa da tanti anni ormai, con fiori rosa o bianchi, oppure rossi o gialli. Presenta fioriture abbondanti in certi anni, mentre in altri ci regala pochissimi fiori. Le camelie durano di solito per tanto tempo fino a raggiungere l'altezza importante di 7 metri. Le varietà rare di camelia si possono ammirare presso il Lago Maggiore e a Verbania a Villa Taranto in Italia, mentre la storia le vede protagoniste già dai primi anni del 1800. La pianta veniva usata nei tempi passati per il suo legno dal quale si poteva ottenere dell'ottimo carbone. Oggi invece dai semi di camelia si ottiene l'olio da utilizzare sia in cucina che nel settore cosmetico.
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La camelia: origini e storia

Camelia rosa La pianta della camelia appartiene alla famiglia delle Theaceaee di genere Camellia. Ha origine dalla Cina, India e Giappone. Come tipo di albero si può classificare tra le piante e gli arbusti. Inoltre deve essere protetta dal freddo e vuole un terreno acido. Nei colori del bianco, rosa, rosso, malva, la sua fioritura avviene in inverno o in primavera, mentre la coltura non è poi così facile da effettuare. La camelia è una pianta che può raggiungere anche la bella altezza di qualche metro e si diffonde per seme o talea. Per ciò che riguarda la storia della camelia è bello ricordare che da secoli viene coltivata in Oriente sia esclusivamente come fiore decorativo che come varietà per ottenere il tè. Ci sono delle leggende così antiche che la comprendono in storie del 1500 a.C. Tuttavia, in Europa e in Occidente inizia ad abbellire importanti giardini solo dal 1700, per poi diffondersi un po' ovunque. La specie più utilizzata è quella japonica, ma anche la profumata sasanqua dalla veloce fioritura.

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Riproduzione della camelia

Camelia bianca La Camelia viene diffusa e coltivata grazie al seme, ma anche con un metodo migliore per la sua propagazione e cioè per talea. Questo perché dalle piante che derivano da ibridi non si ottengono gli stessi identici fiori della pianta originale. Tuttavia, si può usare anche la tecnica dell'innesto, per cambiare una varietà con un'altra, da eseguire però solo su piante adulte. Esiste infatti una tecnica specifica, chiamata a marza, che viene considerata la migliore. La marza infatti è un pezzo di ramo che possiede diverse gemme oppure un ramo di una pianta tenuta in vaso. Ci sono tanti tipi di innesti a marza; quello più usato per la camelia è per approssimazione. Al fine di sviluppare questa tecnica bisogna formare un taglio togliendo una po' di corteccia dal tronco di entrambe le piante. Queste parti scoperte si devono unire legandole insieme con fili di rafia e dopo due mesi circa si potrà tagliare il portainnesto e il nesto. Una così importante operazione può essere eseguita tra marzo e aprile, anche se la marza deve riposare prima dell'innesto e quindi va presa in inverno e tenuta al fresco.


Varietà di camelia

Camelie La camelia di solito preferisce luoghi luminosi, ma anche ombreggiati, e non gradisce il vento. Quando a gennaio il clima è particolarmente rigido è bene coprirla per bene, soprattutto se la pianta ha già i suoi boccioli. Detto questo, tra le varietà più note è da evidenziare per esempio la Camelia Japonica, che si presenta come una pianta rustica a scure foglie verdi, la cui fioritura appare tra l'inverno e la primavera. Proveniente dalla Cina e dal Giappone ha una corteccia liscia e raggiunge anche i 15 metri; quindi può essere usata da grande albero o per formare splendide siepi. Il suo fiore di solito è rosso, ma le varietà possono comprendere anche fiori bianchi o rosa. Oltre alla Camellia Hiemalis, Camellia Oleifera, Reticulata o Rosiflora è bene soffermarsi su quella Sasanqua che è un arbusto sempreverde da tenere al sole. La sua fioritura inizia a novembre e termina a marzo. Proviene dal Giappone e vanta dei bei fiori colorati dal bianco al rosso. Resiste al freddo, ma si consiglia di posizionarla vicino ad un muro.


La camelia e il suo significato

La Camelia ha origini asiatiche e specificatamente giapponesi e cinesi. A lei è stato assegnato un valore simbolico ed un grande significato, come hanno fatto in Giappone che considerano la pianta della camelia l'espressione della raffinatezza, per i suoi fiori aggraziati dai petali morbidi. Ecco allora che la Camelia esprime amore duraturo racchiuso in una pianta armoniosa e perfetta dai languidi fiori colorati. Da qui l'accostamento simbolico della coppia intesa come unione stabile di due persone che si vogliono bene. Altro significato è legato al fiore stesso di camelia, che rappresenta la fiducia nell'amato o nell'amata. Il calice del fiore infatti sorregge i petali e la corolla, come l'amato che offre alla sua innamorata la protezione e la sicurezza di cui ha bisogno. Ma la naturale bellezza e nello stesso tempo l'estrema semplicità fanno della camelia una pianta elegante anche da ornamento o come gradito regalo.


Come coltivare la camelia

camelia rosa Coltivare la camelia in vaso è l'alternativa giusta se si dispone solo di terreno acido. Il vaso che dovrà contenerla non deve essere però troppo grande. Sul fondo poi bisogna formare uno strato fatto di cocci e ghiaia per il drenaggio. In seguito, la camelia deve essere rinvasata ogni tre anni in vasi un po' più grandi. L'operazione va effettuata all'inizio dell'autunno o dopo la fioritura primaverile, ma mai nel caso di nuovi getti, per evitare di fermare la crescita già naturalmente molto lenta. La camelia vive bene in un terreno umido, senza essere esageratamente bagnato, quindi innaffiare abbastanza spesso, magari vaporizzando le foglie quando c'è molto caldo. Per ciò che riguarda la concimazione della camelia è bene distribuire un fertilizzante che sarà utile per la fioritura, continuando per 6 settimane anche dopo la fioritura stessa. Attenzione però alle dosi del fertilizzante per non esagerare e di conseguenza per non rovinare la pianta. Dopo aver concimato, innaffiare bene al fine di diluire il prodotto.



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