Ogni pianta ha un ciclo di sviluppo, che segue l'andamento del clima e delle stagioni. In natura ogni albero ed arbusto rilascia i suoi semi sul terreno, dove germoglierà a tempo debito, dopo aver ricevuto sufficienti quantità di acqua. Generalmente in giardino o nell'orto si seminano solo alcune specie di piante; per fare in modo di avere nella giusta stagione delle piantine già ben sviluppate si preferisce a volte praticare la semina protetta: si tratta di un metodo che prevede di seminare alcune varietà di piante in vaso, per tenere poi i contenitori in luogo protetto, fino a quando le piantine non saranno sufficientemente alte da poter essere interrate all'aperto. Tipicamente la semina protetta si pratica durante i mesi invernali, ad esempio con i pomodori da porre nell'orto, o con le petunie per il terrazzo estivo. I giovani germogli si ottengono già in gennaio o febbraio, quando non potrebbero sopravvivere all'aperto; si coltivano quindi in serra, o in una zona della casa fresca e umida, in modo che all'arrivo della primavera si abbiano già esemplari alti e ben sviluppati.
Alcune tipologie di semi in natura rimangono dormienti a lungo prima di germogliare. Queste sementi sono ricoperte da uno spesso tegumento, che risulta impermeabile all'acqua, per impedire che la germinazione avvenga in una stagione eccessivamente fredda o con eventi climatici che potrebbero distruggere i giovani germogli. Generalmente i semi delle piante che risultano dormienti sono quelli delle piante che producono i loro frutti in autunno: tali semi in natura devono essere sufficientemente resistenti da sopravvivere per tutto l'inverno, immersi nella neve o esposti al gelo. Per fare in modo che questi semi germoglino è necessario praticare dei metodi che favoriscono la rottura del tegumento esterno. In alcuni casi l'unico modo consiste nel lasciarli per alcune settimane nel frigorifero, mescolati con della sabbia umida, per simulare una sorta di "inverno", al termine del quale le sementi germoglieranno. Un altro metodo molto usato è la scarificazione, che può avvenire utilizzando il calore, l'acqua o mezzi meccanici. I semi possono essere immersi in acqua tiepida per ore, oppure grattati con della carta vetrata, che rimuove il rivestimento esterno.
Si tende a pensare che tutti i semi germoglino con grande facilità, basta porli sul terreno e bagnarli, per ottenere delle piccole piante. Nella realtà non è propriamente così, perché per ottenere dei germogli è necessario che i semi ricevano la corretta quantità di acqua e di luce e che si trovino alla giusta temperatura. Quando si acquistano delle sementi in genere sulla confezione sono indicati i mesi in cui seminarli e anche il metodo. In linea generale per la gran parte dei semi si praticano due tipi di semina: quella in pieno campo e quella in contenitore. Nel primo caso si prepara il terreno all'aperto, su cui si spargono i semi in modo omogeneo, per poi bagnare con regolarità. Nel secondo caso invece uno o più semi vengono posizionati all'interno di piccoli vasi; quando si otterranno delle piante si potranno trapiantare in piena terra, o in vasi di maggiori dimensioni.
Uno degli elementi fondamentali per fare in modo che la semina giunga a buon fine è l'umidità: la maggior parte delle sementi utilizzate in giardino o nell'orto necessitano di un terreno fresco e umido per germogliare al meglio e di una buona dose di luce solare diretta. Moltissime piante si seminano all'inizio della primavera, come ad esempio le graminacee che costituiscono i tappeti erbosi, o l'insalata dell'orto. In questo caso la semina avviene all'aperto e il clima ci è di grande aiuto: in primavera le piogge sono molto frequenti, in modo da mantenere il terreno sempre umido. Nel caso in cui la stagione dovesse presentarsi particolarmente secca, o anche per la semina in vaso in luogo protetto, dovremo fare in modo di fornire la corretta quantità di acqua, per stimolare la germinazione di tutti i semi in modo omogeneo. Di solito è sufficiente annaffiare a giorni alterni, cercando di impedire che il terreno asciughi completamente, fino a quando non si noteranno numerosi germogli verdi.
Spesso si ritiene che i semi debbano essere coperti per poter germogliare al meglio; nella realtà la semina può avvenire, nella maggior parte dei casi, semplicemente appoggiando i semi sul terreno. Come regola generale i semi dovrebbero essere interrati ad una profondità uguale, più o meno, al loro diametro: quindi i semi dell'insalata possono restare praticamente a pelo del terreno, mentre quelli delle conifere, o delle zucche, possono essere interrati anche solo di un solo centimetro. Una vecchio detto di campagna dice che i semi devono sentire le campane: meglio evitare di interrarli troppo, perché la mancanza di luce e di calore impedirebbe loro la germinazione corretta. Per fare in modo che i semi siano sufficientemente esposti alla luce, ma allo stesso tempo freschi e umidi, molti coltivatori preferiscono coprirli con un leggero strato di sabbia o di vermiculite; questi materiali mantengono il primo strato di terriccio umido, e al contempo non impediscono l'accesso alla luce solare e non fermano i germogli nella loro crescita verso l'alto.
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