Giardini interni

Perché adottare i giardini interni

I giardini interni sono ottime soluzioni per avere un angolo verde in casa quando non si ha la fortuna di avere uno spazio verde esterno o un terrazzo. Tra l'altro queste realizzazioni danno un grande valore aggiunto all'ambiente perché sono composizioni armoniche e molto gradevoli, spesso integrate da rigagnoli, laghetti e cascate. Quando si mettono a punto i giardini interni è fondamentale la scelta del punto in cui installarli, in quanto bisogna che la luce solare sia diretta e proveniente dall'alto. Al tempo stesso l’apporto di luce deve essere notevole. Più il giardino è grande e più la sua manutenzione risulta lunga e laboriosa in quanto vi è un maggior numero di piante da curare. La concimazione deve essere effettuata pianta per pianta in base alle sue caratteristiche mentre è bene innaffiare poco e senza usare acqua calcarea.
Giardino interno

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Come curare i giardini interni

Esempio di giardino interno I giardini interni vanno collocati lontano da finestre, da porte esterne e da termosifoni in quanto necessitano di una temperatura costante: gli sbalzi termici, infatti, possono danneggiare le piante. Al tempo stesso bisogna assicurare un buon ricambio d'aria tutti i giorni e, se la quantità di luce naturale è insufficiente, la si integra con quella artificiale di lampade al neon pensate appositamente per le piante. Bisogna accenderle 7-8 ore al giorno durante l'inverno e 8-10 ore in estate, rispettando il ciclo solare. I giardini esterni hanno la forma del contenitore al cui interno vengono allestiti: in genere è di legno con uno spessore di un centimetro almeno e un'altezza che non sia minore di 25 cm. Il fondo è sempre impermeabile in modo da evitare che l'acqua d'irrigazione fuoriesca e danneggi gli ambienti interni.

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Un giardino mediterraneo

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Giardini interni: Come creare le composizioni vegetali

giardino in casa Per creare i giardini interni si stende sul fondo del contenitore uno strato di sassolini e di argilla espansa in modo tale da evitare ristagni d'acqua che possano far marcire le radici delle piante. Successivamente si riempie il contenitore con 10 cm di terriccio di qualità. A questo punto si può realizzare la composizione che si vuole, posizionando davanti le piante piccole e dietro quelle grandi, circondate dalle specie tipiche del sottobosco. È preferibile inserire gli esemplari di dimensioni ridotte senza vaso e quelli più grandi con il vaso dopo aver eliminato il fondo. Ricordatevi che in questi casi è necessario effettuare il rinvaso ogni 1-2 anni. Le piante da fiore vanno inserite nei punti più luminosi e senza che gli altri esemplari facciano loro ombra; il loro numero dipende anche dal tipo di illuminazione. Ad esempio, se la luce naturale è ridotta, è bene metterne poche.


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