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I giardini interni vanno collocati lontano da finestre, da porte esterne e da termosifoni in quanto necessitano di una temperatura costante: gli sbalzi termici, infatti, possono danneggiare le piante. Al tempo stesso bisogna assicurare un buon ricambio d'aria tutti i giorni e, se la quantità di luce naturale è insufficiente, la si integra con quella artificiale di lampade al neon pensate appositamente per le piante. Bisogna accenderle 7-8 ore al giorno durante l'inverno e 8-10 ore in estate, rispettando il ciclo solare. I giardini esterni hanno la forma del contenitore al cui interno vengono allestiti: in genere è di legno con uno spessore di un centimetro almeno e un'altezza che non sia minore di 25 cm. Il fondo è sempre impermeabile in modo da evitare che l'acqua d'irrigazione fuoriesca e danneggi gli ambienti interni.
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Per creare i giardini interni si stende sul fondo del contenitore uno strato di sassolini e di argilla espansa in modo tale da evitare ristagni d'acqua che possano far marcire le radici delle piante. Successivamente si riempie il contenitore con 10 cm di terriccio di qualità. A questo punto si può realizzare la composizione che si vuole, posizionando davanti le piante piccole e dietro quelle grandi, circondate dalle specie tipiche del sottobosco. È preferibile inserire gli esemplari di dimensioni ridotte senza vaso e quelli più grandi con il vaso dopo aver eliminato il fondo. Ricordatevi che in questi casi è necessario effettuare il rinvaso ogni 1-2 anni. Le piante da fiore vanno inserite nei punti più luminosi e senza che gli altri esemplari facciano loro ombra; il loro numero dipende anche dal tipo di illuminazione. Ad esempio, se la luce naturale è ridotta, è bene metterne poche.
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