L'elettricità può essere classificata come elettricità che scorre - dinamica - ed elettricità statica quando non si muove. L'elettricità in movimento è chiamata in maniera più appropriata corrente elettrica e può essere utilizzata soltanto in presenza di un impianto elettrico, tranne pochissimi casi in cui è sufficiente una batteria. Immaginiamo di voler creare un impianto elettrico esterno quindi parliamo di elettricità dinamica. Un impianto elettrico esterno può essere utilizzato sia per usi esterni come ad esempio l'illuminazione oppure per usi interni anche se l'impianto con un sistema di cavi nascosti viene montato attraverso canaline all'esterno dell'immobile. Facile immaginare che i tutti i fili elettrici di un impianto esterno devono essere opportunamente isolati da guaine plastiche che impediscano possibili dispersioni o corti circuiti tra i cavi. In pratica, per creare un impianto funzionante è necessario collegare i cavi conduttori ad una cassetta elettrica attiva e individuare i punti ove posizionare la presa di corrente, la predisposizione per l'attacco e l'interruttore.
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Un impianto elettrico esterno per essere perfettamente funzionante deve rispettare le condizioni dettate dalla cassetta elettrica madre inizialmente individuata. La cassetta elettrica sarà collegata con dei cavi elettrici ad un'altra cassetta detta scatola di derivazione che sarà montata in prossimità dell'interruttore. La scatola di derivazione dell'impianto elettrico esterno ha in pratica tre uscite necessarie a collegare cassetta madre, interruttore e presa. Come già ricordato per i collegamenti è bene utilizzare delle calotte stagne che permettono il passaggio della corrente e non mettono a rischio il funzionamento dell'impianto elettrico esterno in caso di condizioni metereologiche avverse. Se l'impianto creato è ad uso illuminazione sarà necessario creare un ulteriore collegamento dall'interruttore alla eventuale plafoniera. Per concludere, oltre questi passaggi fondamentali di natura strutturale, il lavoro termina con i collegamenti dei fili conduttori tra le due estremità dell'impianto che, in effetti, rappresenta il processo più complicato in quanto in questa fase sarà necessario smistare l'elettricità attraverso l'uso di morsetti a cappellotto.
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