Inverter

Cos'è un inverter

L'inverter è un apparecchio di uso frequente tra gli elettricisti. Si tratta di un apparato elettronico di ingresso/uscita che serve per convertire una corrente continua in ingresso in una corrente alternata in uscita. Siete già confusi? Facciamo un po' d'ordine. Un apparato di ingresso/uscita va pensato come una scatola nera: si fornisce qualcosa di noto in ingresso, la scatola esegue alcune operazioni più o meno complicate e infine fornisce il risultato di queste operazioni in uscita. Nel caso specifico l'operazione viene eseguita sulla corrente elettrica, che viene trasformata da continua ad alternata. Quindi, in pratica, il filo in ingresso porta corrente continua nell'inverter, mentre il filo in uscita fornisce corrente elettrica alternata. Se non siete esperti forse avete bisogno di qualche nozione sulla corrente elettrica per capire di cosa stiamo parlando.
Inverter portatile

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Corrente continua ed alternata

impianto elettrico La corrente elettrica si divide in due classi: la corrente continua (spesso indicata con DC) e la corrente alternata (abbreviata con la sigla AC). Una corrente si dice continua quando fornisce un valore costante nel tempo. L'intensità della corrente si misura in ampère (A), anche se spesso si indica la relativa tensione misurata in Volts (V). Così una corrente continua potrà fornire un valore fisso a 2 Volts, per esempio. Ma questo non è il tipo di corrente con cui tutti abbiamo esperienza ogni giorno. La corrente fornita dalle prese delle nostre abitazioni è una corrente alternata a 220 Volts, cioè varia nel tempo tra 220 V e -220 V. Questo significa che, a intervalli regolari nel tempo, la corrente assume un valore massimo, cala fino a zero, cambia direzione di scorrimento e aumenta di nuovo fino a un valore massimo, diminuisce fino a zero, cambia direzione e così via, ripetendo questo ciclo sempre uguale a sè stesso.

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Come si usa un inverter

esempio inverter Usare un inverter è semplicissimo. Di qualunque dimensione o tipo esso sia ha sempre degli elementi fondamentali che non cambiano mai: una presa per il cavo in ingresso, una presa per il cavo di uscita ed eventualmente una spina di alimentazione. Vi basterà collegare i cavi che vi interessano nelle apposite prese ed il gioco è fatto. Spesso gli inverter portatili hanno anche un cavo di alimentazione, che si attacca alle normali prese di corrente di casa vostra. Facciamo un esempio pratico: supponiamo di avere un elettrodomestico che funzioni in AC a 220 Volts, come quelli che si possono attaccare alle reti domestiche europee. Grazie a un inverter posso alimentarlo anche con batteria da 12 Volts, che fornisce invece corrente DC: basterà che il nostro inverter sia dotato di un amplificatore adatto ai nostri scopi. Sì, perchè esistono vari tipi di inverter: scopriamo brevemente quali sono i principali.


Qualche tipo di inverter

inverter portatile esempio Ci sono vari modelli di inverter ma quelli più diffusi sono principalmente tre e tutti in grado di produrre un’onda sinusoidale (pura) o pseudo-sinusoidale (a onda quadrata o modificata). Vi state chiedendo cosa significa? Sono semplicemente termini tecnici per indicare come varia la corrente alternata. Si dice che è sinusoidale se varia gradualmente nel tempo secondo la forma di un'onda, proprio come la disegnerebbe un bambino. Se invece varia bruscamente dal massimo al minimo si parla di onda quadrata. Gli inverter a onda quadrata sono più adatti per carichi puramente resistivi, cioè senza elementi capacitivi (come i condensatori) o induttivi (come delle spirali). Gli inverter a onda sinusoidale modificata sono adatti per carichi resistivi o capacitativi e meno adatti per carichi induttivi in quanto sarebbero troppo rumorosi, cioè la corrente avrebbe una componente di variazione casuale. Gli inverter a onda sinusoidale pura sono adatti per tutti i tipi di carichi in quanto riescono a riprodurre fedelmente un’onda sinusoidale uguale a quella che caratterizza la nostra rete elettrica domestica.


Utilizzi dell'inverter

Gli inverter sono utilizzati in molti ambiti dell'elettronica e per la realizzazione di diversi tipi di impianti elettrici. Elenchiamo alcuni utilizzi molto comuni degli inverter:

-nei gruppi di continuità convertono la tensione fornita dalla batteria in corrente alternata;

-nella trasmissione di energia elettrica convertono l'energia trasferita in alcuni elettrodotti per essere immessa nella rete in corrente alternata: ricordate che le nostre prese domestiche alimentano a corrente alternata;

-nell'utilizzo di pannelli fotovoltaici, consentono di trasformare la tensione continua generata dalla luce solare in tensione alternata da poter utilizzare in ambito domestico.

Ma ci sono anche altri campi, al di fuori dell'elettronica vera e propria, che si avvalgono dell'uso di inverter: in campo aerospaziale, per esempio, gli inverter sono utilizzati per fornire agli apparati avionici degli aeromobili una corrente alternata altamente stabile anche se fornita da batterie (in caso di avaria elettrica).


Inverter: Dove acquistare un inverter

usare inverter Il luogo migliore dove acquistare un inverter è senza dubbio un ingrosso di materiale elettrico, dove troverete un ampio ventaglio di scelte e personale tecnico qualificato per consigliarvi nella scelta più adatta alle vostre esigenze. Per questa volta è meglio che evitiate acquisti online, specie se siete inesperti in elettronica. Comprare un inverter su internet vi costringerà a leggere manuali tecnici lunghissimi e difficilmente comprensibili per i non addetti ai lavori. Al contrario, in una rivendita specializzata, troverete chi saprà ascoltare le vostre esigenze e consigliarvi un inverter adatto all'uso che ne vorrete fare.

Per quanto riguardi i prezzi si spazia dai 50€ per i piccoli inverter portatili fino ai 400-500 € per quelli professionali utilizzati in impianti di una certa potenza. Tutto dipende da quanto è potente il segnale da convertire, a quel punto saprete anche quanto dovrete spendere.



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