Luci e vedute

Luci e vedute, i tipi di luci

Per luci in materia edilizia si intendono delle aperture nelle opere murarie che consentano il passaggio della luce e dell'aria. Da un canto ottemperano il diritto dell'uno di avere appunto aria e luce nella sua proprietà, ma ciò non deve ledere il diritto dell'eventuale vicino alla propria privacy. Affinché i diritti di entrambi vengano rispettati, un disciplinare preciso regolamenta le distanze che sono previste dal codice civile. Innanzitutto le luci devono consentire il passaggio di aria e luce, ma non devono essere strutturate in modo che consentano l'affaccio. I requisiti delle luci sono di 3 tipi: l'altezza, l'inferriata, la grata. Le luci devono rispettare la distanza di 2,5 mt dalla proprietà del vicino, e devono avere una base inferiore di 2,5 mt dal pavimento o suolo a cui devono fornire luce, se sono situate ai piani superiori non devono superare i 2 mt di base inferiore. Le luci devono essere munite di inferriata, per garantire la sicurezza e devono essere fisse per impedire il passaggio da una proprietà all'altra. Infine parliamo della grata la cui funzione è di impedire che possano essere gettati oggetti da una proprietà all'altra.
Un esempio di veduta diretta

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Luci e vedute, i tipi di vedute

Una veduta diretta e laterale In merito alle norme del codice civile che regolamentano la materia di luci e vedute vediamo cosa si intende per veduta. La veduta, o finestra, è una luce che permette l'affaccio delle persone dall'interno di un'abitazione verso proprietà limitrofe. Essenzialmente le vedute si distinguono in 3 tipologie, vediamo quali sono. Abbiamo una veduta diretta quando l'affaccio è parallelo al confine della proprietà altrui, veduta obliqua quando le linee prospettiche di affaccio costituiscono un angolo retto o ottuso, veduta laterale se le linee formano una retta. Tutte le aperture prive di questi requisiti vengono considerate luci e come tali rispondono alla normativa che le riguarda. I lastrici solari e le terrazze sono considerati vedute solo se provvisti di parapetti o ringhiere a protezione dell'incolumità delle persone e devono consentire l'affaccio in sicurezza, per essere considerate a norma devono anche essere provviste di un accesso agevole.

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Le distanze da rispettare

Progettazione tarrazo Vediamo più dettagliatamente quali sono le distanze da rispettare quando vogliamo aprire luci e vedute sul nostro immobile. Per poter aprire una veduta diretta sulla proprietà adiacente è obbligatorio che si rispetti una distanza minima di un metro e mezzo dal confine, non c'è differenza che si tratti di una porta finestra, una finestra, balcone, loggiato o lastrico solare. Non è necessario rispettare la distanza di un metro e mezzo se tra le 2 proprietà passa una strada pubblica o anche privata purché sia soggetta a servitù pubblica di passaggio. Per quanto riguarda le vedute oblique e laterali è sufficiente che si rispetti la distanza di 75 cm che deve partire dal lato della veduta all'inizio della proprietà attigua. Persiste l'obbligo di rispettare le distanze anche se le vedute affacciano in un cortile comune. Quando le distanze minime non vengono rispettate la parte che subisce l'abuso può rivolgersi al giudice per ottenere il rispetto delle distanze, ed anche la richiesta di essere risarcito degli eventuali danni subiti.




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