Il termosifone

Il termosifone

Il termosifone rappresenta la parte finale dell'impianto di riscaldamento, infatti lo stesso cede calore riscaldando l'ambiente in cui è posizionato. Il suo funzionamento dipende da un impianto di tubazione in cui scorre acqua calda sanitaria prodotta da una caldaia. La temperatura massima che l'acqua deve raggiungere è di 75°. Per un miglior comfort dell'impianto di riscaldamento è possibile installare su i vari termosifoni delle valvole termostatiche, che permettono di regolare il flusso d'acqua, così da poter regolare la temperatura desiderata nei vari ambienti di un'abitazione. Inoltre per un corretto funzionamento sia dell'impianto che del termosifone è necessario che lo stesso non presenti al suo interno delle bolle d'aria, infatti in tal caso sarà necessario provvedere allo spurgo; e che non venga posizionato all'interno di nicchie o che non sia coperto in quanto si ridurrebbe la sua efficienza con un conseguente aumento dei consumi.
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Tipologie di termosifoni

Termosifone d'appoggio in ghisa I termosifoni in base alle diverse esigenze dell'utente finale possono essere di ghisa, di alluminio e di acciaio. Un impianto di riscaldamento realizzato con dei termosifoni in ghisa, risulta essere molto economico anche se questi impiegano diverso tempo prima di raggiungere la temperatura desiderata, ma al tempo stesso impiegano molto più tempo nel raffreddarsi vista la capacità di trattenere il calore. I termosifoni in alluminio rispetto alla ghisa non solo riscaldano molto velocemente ma anche il loro raffreddarsi avviene in fretta; questi vengono solitamente impiegati per delle soluzioni di design moderne. Mentre i radiatori in acciaio riscaldano e raffreddano velocemente, e si caratterizzano per la loro elevata efficienza energetica in quanto il calore viene trasmesso su tutta la superficie del termosifone stesso.

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La forma del termosifone

Temosifone di design colorato con piastra radiante Il termosifone oltre ad essere composto dai tipici elementi può essere anche tubolare ed a piastra radiante. La diversità della forma permette di aumentare la superficie di scambio anche in quegli ambienti che risultano essere minimi. I termosifoni tubolari si caratterizzano per la presenza di tubi distanziati tra loro che riescono a riscaldare una quantità di aria maggiore, grazie appunto alla maggiore superficie di scambio. A questo tipo di termosifone spesso è possibile aggiungere una resistenza elettrica, che permette il suo funzionamento anche quando l'intero impianto risulta essere spento. Mentre i termosifoni a piastra radiante si differenziano da tutti gli altri tipi di radiatori, per la presenza di una piastra in acciaio posizionata all'interno del termosifone in cui scorre un liquido termo vettore che permette lo scambio con una minima quantità d'acqua ad una temperatura di 25° per poi cedere il calore per irraggiamento.


Manutenzione del termosifone

Operazione di spurgo da un termosifone Prima dell'accensione annuale dell'impianto di riscaldamento è fondamentale provvedere alla corretta manutenzione sia dell'impianto in generale che dei singoli termosifoni. Di fondamentale importanza è verificare lo stato della pressione dell'impianto, la quale non dev'essere inferiore ad 1 bar, ed eliminare le eventuali bolle d'aria presenti nei termosifoni svitando la cosiddetta valvola di sfiato. Per un corretto funzionamento del termosifone è necessario che prima della sua accensione venga spolverato, liberandolo da polvere e acari per evitare la loro dispersione in ambiente e quindi nell'aria e che ne riducono notevolmente la sua efficienza. Inoltre sempre per un corretto funzionamento del radiatore è consigliato lavare lo stesso. Questa operazione dev'essere eseguita con uno sgrassatore neutro, e dei panni in pelle che evitano di graffiare la superficie di scambio del termosifone.


Il calcolo dei termosifoni

Per ottenere un miglior comfort dal proprio impianto di riscaldamento, è fondamentale determinare il fabbisogno energetico di cui si necessita.

Infatti per calcolare il fabbisogno di calorie è necessario tener conto di diversi fattori, come per esempio il tipo e anche il grado di isolamento dell'immobile, il luogo e la sua esposizione, il genere di infissi di cui si dispone, tutte le eventuali ipotetiche e possibili dispersioni come magari le intercapedini, i solai, e poi sapere con che cosa verrà prodotta l'acqua calda sanitaria se con una caldaia istantanea, a condensazione, un chiller, o con dei pannelli solari.

Il metodo che solitamente viene impiegato consiste nel determinare la superficie da riscaldare e la relativa cubatura calcolando che ad ogni metro tubo corrispondono 30kca.

Questo risultano deve però tener conto sempre dei fattori sopra menzionati.


Il costo dei termosifoni

Un fattore da tener conto quando si realizza un impianto di riscaldamento è quello del costo dei termosifoni, dei singoli elementi. Infatti il costo dei singoli elementi varia a seconda della tipologia di radiatore, della sua grandezza, del design e del suo marchio.

Ad oggi la maggior parte degli impianti tradizionali di riscaldamento vengono realizzati con termosifoni in alluminio.

Solitamente il costo medio di un elemento di interasse 80 si aggira attorno ai 10 euro, se si necessita della sua posa in opera il prezzo sale fino a 13 euro.

Se invece si preferisce installare i classici radiatori in ghisa il loro costo è diverso, infatti il prezzo di ogni elemento varia tra gli 8 e i 12 euro.

Considerati elementi di design, i radiatori in acciaio vista la loro particolarità si configurano come dei veri e propri complementi di arredo, per questo il loro costo è molto più elevato rispetto a quelli in alluminio e in ghisa.




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