
 
 L'aglio è una pianta che può essere coltivata ovunque, ma preferisce le zone con clima temperato, nonostante resista bene sia al freddo che al caldo. Assolutamente da evitare terreni umidi poiché, essendo una pianta bulbosa, teme i ristagni idrici. Il terreno deve essere asciutto e ben drenato. Il periodo migliore per avviare la coltivazione della pianta è quello invernale, tra il mese di novembre e il mese di marzo. Si procede interrando i bulbilli singolarmente con la testa rivolta verso l'alto, con una distanza di 10 cm l'uno dall'altro. Le irrigazioni vanno effettuate solamente all'inizio, ossia appena i bulbilli sono stati piantati, dopodiché vanno interrotte quando la pianta inizia la maturazione. Ma può accadere che il vegetale abbia bisogno di acqua anche durante il periodo più caldo, ossia in estate, poco prima della raccolta. 
 
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 Se i bulbilli sono stati piantati durante il periodo invernale, la raccolta è prevista per agosto. Si possono sradicare i bulbi quando il fusto inizia a seccarsi e la parte superiore inizia a piegarsi. Dopo bisogna pulirli per bene e liberarli dal terriccio, porli in un luogo ben arieggiato ed aspettare che le foglie intorno al bulbo si secchino in modo da rimuoverle più facilmente. La conservazione prevede il raggruppamento dei bulbi in fasci, e la loro permanenza in un luogo asciutto ed al riparo dalle intemperie. Essendo una pianta poco esigente può essere coltivata anche in balcone con l'ausilio di cassette di legno o vasi, utilizzando sempre un terreno ben drenato ed asciutto. L'uso domestico è ben noto, ma l'aglio è anche utile nella coltivazione biologica in quanto è un antiparassitario naturale, infatti allontana diversi organismi dannosi per le piante. 
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