Di origine asiatica, ma molto diffusa in Europa ed Italia, la pianta di basilico è una tra le piante aromatiche più semplici da coltivare. Le piantine possono essere acquistate in vivaio, ma anche molti supermercati, in primavera, vendono vasetti con piccoli esemplari da portare a casa e trasferire in un contenitore più grande. Se si ha l'accortezza di conservare i semi prodotti dalle piante dell'anno precedente, anche la coltivazione basilico partendo da seme è semplice e poco impegnativa. Basterà disporre i semini neri in un terreno fertile a fine inverno, nel mese di marzo o aprile, a seconda delle regioni, per vedere in poco tempo spuntare le giovani piantine. Quando avranno quattro o sei foglioline potranno essere trasferite in vasi più grandi o anche in giardino, in posizione calda e luminosa. Oltre alle regolari irrigazioni, sarà opportuno cimare periodicamente le piante, in modo da evitare la produzione dei piccoli fiori bianchi. La fioritura, con relativa produzione di semi, porta alla progressiva morte della pianta. Solitamente si lascia fiorire soltanto una pianta, se si vogliono conservare i semi per l'anno successivo, oppure si lascia fiorire solo a fine stagione.
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Anche nel campo della concimazione, il basilico non ha troppe pretese. Se messo a dimora in un buon terreno fertile, crescerà senza problemi e il nutrimento fornito in precedenza sarà sufficiente a garantire uno sviluppo regolare e senza problemi. Se si hanno dubbi sul grado di concimazione del terreno, si può aggiungere un fertilizzante liquido universale all'acqua dell'annaffiatura, all'incirca una volta al mese. Le dimensioni delle foglie di basilico dipendono soprattutto dalla varietà. Sono molte le specie di basilico tra cui scegliere per intraprendere una coltivazione basilico. Tra le più comuni e conosciute troviamo il basilico Genovese, che può fregiarsi di questo nome solo se coltivato in terra ligure, particolarmente adatto per il famoso pesto. Le foglie grandi caratterizzano invece il basilico Napoletano, mentre sono piccole e più allungate quelle della varietà detta basilico Greco. Con il basilico porpora Messicano si possono decorare le insalate con foglie tendenti al rosso scuro. Infine, citiamo il basilico con le foglie crespe e il profumo intenso, anch'esso adatto ad una coltivazione basilico di sicuro successo.
La coltivazione basilico deve tendere soprattutto ad evitare che le piante si trovino a subire basse temperature e venti freddi, che le brucerebbero in breve tempo. L'esposizione migliore è quella soleggiata, luminosa, ma protetta almeno in parte nelle ore più calde. Questo posizionamento renderà le foglie del basilico di un verde più vivo e la pianta più rigogliosa. Tra le avversità che possono colpire il basilico, una delle più frequenti può essere il marciume radicale. Per evitarlo, va curato con attenzione il drenaggio del vaso, in modo che l'acqua non si accumuli vicino all'apparato radicale. Anche i marciumi del fusto e delle foglie sono evitabili con irrigazioni ben dosate e che non lasciano alla pianta troppa umidità continua. Gli insetti che attaccano le piante di basilico non sono molti, anzi in genere viene usato per tenere lontane le zanzare. Quando la stagione è particolarmente fresca e piovosa, le peronospora può causare seri danni durante la coltivazione basilico. Per evitare di creare ceppi più resistenti e perché il basilico viene usato anche fresco per uso alimentare, è opportuno ricorrere il più possibile a soluzioni naturali per debellare il problema.
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