
Le tipologie di stufe per il riscaldamento possono fare riferimento ai combustibili utilizzati. Abbiamo dunque tra le più diffuse quelle a pellet e a legna che sono molto simili tra loro e vengono rese funzionanti tramite dei combustibili molto naturali, che non inquinano e soprattutto sono facili da reperire. Altre stufe sono quelle tradizionali a petrolio o a gas che sono maggiormente inquinanti e molto più costose durante il funzionamento. Le moderne stufe sono senza canna fumaria e proprio per questo motivo hanno avuto largo uso soprattutto all'interno di condomini o abitazioni dove la realizzazione di una canna fumaria era impossibile. Possono differire anche per il materiale utilizzato durante la loro costruzione. Quelle in ghisa sono quelle più diffuse. Per avere dispositivi più eleganti vengono adoperati dei materiali naturali come il granito o il marmo.
Con il termine teleriscaldamento si indica il riscaldamento urbano a rete, ossia un servizio di erogazione di energia nelle località in cui le temperature sono in prevalenza basse.Consiste nella distr...
Per caldaie biomassa si intendono gli impianti di riscaldamento che come combustibile utilizzano il legname, gli scarti forestali e agricoli. Generalmente le biomasse legnose sono le più utilizzate si...
Un blocco caldaia può essere totale o riguardare una zona della casa o dell'erogatore che viene usato con meno frequenza. Una caldaia è alimentata da acqua, gas ed elettricità e per questo è sempre me...
A tutt’oggi la tecnica che viene più utilizzata per risolvere la questione della termoregolazione domestica è costituita dal riscaldamento a radiatori. Il funzionamento è molto semplice: un sistema a ... ![]() | Cronotermostato settimanale digitale a batterie Plikc - Neve 2 Prezzo: in offerta su Amazon a: 39€ |
Le stufe per il riscaldamento a pellet sono molto simili a quelle in legno poiché riscaldano grazie alla combustione di una sostanza solida. Questo combustibile si ricava tramite un processo industriale lavorando gli scarti del legno. Il composto ottenuto viene prima deumidificato, abbassando la percentuale di acqua fino al 10% e infine viene macinato, riscaldato e pressato fino a formare dei piccoli ciocchi di circa 3 cm. Si tratta di materiali che sono privi di collanti e quindi di sostanze inquinanti. Anche in questo caso il materiale di rivestimento può essere vario. Vi sono quelle in ghisa che accumulano calore che viene poi disperso lentamente. Hanno un aspetto vintage in confronto ad altre che invece sono in ceramica, molto più moderne e versatili, facilmente personalizzabili e molto resistenti. Altri materiali impiegati per il rivestimento sono l'acciaio e la pietra ollare.
Le stufe per riscaldamento in ghisa sono realizzate attraverso una lega di ferro e carbonio e quindi sono molto resistenti mantenendo inalterato il loro aspetto lucido anche con il passare degli anni. Inoltre hanno una resa termica molto alta che permette di accumulare calore restituendolo a poco a poco anche quando il dispositivo è spento. Di conseguenza i costi di gestione sono notevolmente più bassi rispetto ad una stufa rivestita con materiale differente. La stufa può essere alimentata anche a legna o pellet e crea un ottimo comfort all'interno della casa. La manutenzione periodica prevede solo alcune accortezze come ad esempio mantenere pulita la camera di combustione eliminando i residui di cenere. Nel momento in cui si acquista una stufa in ghisa occorre scegliere con cura il modello più adatto, con una potenza sufficiente per riscaldare il volume dell'ambiente.
COMMENTI SULL' ARTICOLO