Norme risparmio energetico

Le prime norme per il risparmio energetico

Le norme per il risparmio energetico hanno lo scopo di incentivare la riduzione dei consumi di combustibili fossili e di conseguenza si pongono l'obiettivo di abbattere le immissioni di sostanze inquinanti nell'aria. Ciò si ottiene sia mettendo in pratica soluzioni a basso consumo ed alimentate con fonti rinnovabili che attraverso l'efficienza energetica: in questo modo si abbattono gli sprechi energetici. Le norme per il risparmio energetico riguardano gli edifici e gli immobili da realizzare ex novo e quelli oggetto di ristrutturazioni; così si mette a norma il patrimonio immobiliare nazionale e se ne ottimizzano le prestazioni energetiche. La prima delle norme per il risparmio energetico si può considerare la legge 373/1976; solo dopo una notevole assenza legislativa è stata promulgata la legge 10/1991. Quest'ultima ha come oggetto l'uso di fonti rinnovabili e i consumi nazionali di energia.
Norme per risparmio energetico

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Le norme per il risparmio energetico: la seconda fase

Realizzare il risparmio energetico Per molto tempo la legge 10/1991 è stata considerata all'avanguardia, anche a livello europeo, per quanto riguarda le norme per il risparmio energetico. Tuttavia ciò interessa solo la parte teorica, in quanto la realizzazione pratica dei contenuti della norma è avvenuta soltanto a partire dal 2000. Infatti, nonostante le grandi aspettative causate dall'adesione al protocollo di Kyoto, si è fatto poco per ridurre le emissioni di biossido di carbonio nell'atmosfera per preservare la salute ambientale. In Italia è avvenuto di recente il recepimento del decreto comunitario 2002/91/CE tramite norme per il risparmio energetico che si pongono l'obiettivo di calcolare le prestazioni energetiche degli edifici e di classificarli in base ai risultati. Le leggi in questione risalgono al 2005, 2008 e 2009 e spesso sono successive integrazioni delle norme precedenti.

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Norme risparmio energetico: Norme per il risparmio energetico eurtopeo

risparmiare energia Non bisogna dimenticare che le norme per risparmio energetico Italiane molto spesso recepiscono direttive della Comunità Europea. La prima in ordine di tempo è stata nel 2002 l’EPED (acronimo per Energy Performance of Buildings Directive). Conosciuta come direttiva europea 2002/91/CE, è stata integrata e riproposta come 2010/31/Ue. In questo modo la norma ha aggiornato i contenuti della norma per quanto riguarda le prestazioni energetiche degli edifici e l'uso delle fonti rinnovabili per alimentare gli impianti energetici. Proprio per incentivare l'utilizzo di queste ultime, oltre all'efficienza dei servizi energetici e degli impieghi finali dell'energia, le norme per il risparmio energetico europee e nazionali hanno introdotto una serie di agevolazioni in tal senso. Un esempio è la detrazione Irpef al 65% per le spese effettuate per ristrutturare e migliorare dal punto di vista energetico gli immobili.



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