Certificazione impianti elettrici

Cosa è la certificazione impianti elettrici

Molti si chiedono cosa sia effettivamente il documento di conformità degli impianti, o detto in altre parole la certificazione impianti elettrici. Questo particolare documento, che deve essere necessariamente rilasciato da una figura capace di valutare tutti gli aspetti di un impianto elettrico o dall’impresa che si è occupata della installazione dello stesso, serve a dichiarare che il sistema elettrico di un determinato edificio è realizzato secondo le normative in vigore, definendo il lavoro compiuto effettuato a regola d’arte secondo gli standard europei. La creazione di questo particolare documento è molto importante dal momento che in determinati casi deve essere inserito insieme ad altre tipologie di dati per poter fare dichiarare agibile un edificio che ha subito dei lavori o di cui è stata completata la costruzione.
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Quando è necessario fare la certificazione impianti elettrici

Impianto elettrico Il documento in questione è obbligatorio per poter dichiarare agibile un qualsiasi edificio che ha subito lavori di manutenzione o di altra tipologia. Deve essere necessariamente presentato dopo 30 giorni dalla fine dei lavori. Questa certificazione impianti elettrici deve essere anche presente nella documentazione quando si vende un immobile o si effettua la cessione della proprietà. Per il rogito invece non vi alcun obbligo, ne per il venditore, ne per l’acquirente, però molti consigliano ugualmente la presenza della certificazione proprio per evitare problematiche tipo la contestazione da parte dello stesso acquirente. In caso il venditore abbia evitato di menzionare l’inagibilità o il non rispetto degli impianti elettrici dell’immobile in vendita, viene ritenuto responsabile di tutti i danni che possono essere fatti a persone e cose a causa di corto circuiti o altri malfunzionamenti dell’impianto stesso.

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Contenuto della certificazione impianti elettrici

Particolare impianto All’interno della certificazione impianti elettrici vi sono una serie di informazioni molto importanti che servono ad identificare univocamente l’impianto elettrico in questione. Per questo motivo, all’interno del suddetto documento, vi sono indicati la locazione dell’impianto installato, revisionato o su cui un’impresa abilitata ha effettuato varie tipologie di lavori; inoltre vengono anche inseriti i dati anagrafici del proprietario, gli estremi della figura professionale o dell’impresa che si sono occupati di lavorare sull’impianto e di stilare la certificazione, l’elenco di tutti i materiali utilizzati durante i lavori. Queste informazioni poi serviranno al comune dove risiede l'impianto per poter trasmettere tutti i dati alla camera di commercio, che può provvedere ad fare eventuali controlli.


Certificazione impianti elettrici: Normative da rispettare

Fusibili Dietro la presenza della certificazione impianti elettrici, vi sono naturalmente una serie di normative che ne stabiliscono l’esistenza e ne regolano le funzionalità. Mediante il decreto ministeriale numero 37 dell’anno 2008, il governo italiano introduce l’obbligo per la presentazione di questo documento per regolare la realizzazione, la manutenzione e la progettazione di tutti gli impianti elettrici, a prescindere dall’utilizzo finale. In caso vi sia un problema riguardante la reperibilità del suddetto documento, si può procedere alla presentazione della dichiarazione di rispondenza, valida solamente per quegli impianti che sono stati costruiti prima dell’entrata in vigore del decreto ministeriale sopracitato. Naturalmente per poter usare la dichiarazione di rispondenza è necessario che un tecnico specializzato effettui un sopralluogo in modo da poter dichiarare che l'impianto è a norma.


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