Verifiche impianti elettrici

Normative della casa relative agli impianti elettrici

In un’abitazione è importante tenere sotto controllo anche lo stato di salute degli impianti, soprattutto di quello elettrico, affinché si possano ridurre gli incidenti domestici e perfino i consumi. Spesso difatti si sottovalutano i rischi e i pericoli a cui si può andare incontro nel caso in cui l’impianto elettrico non sia stato realizzato a norma e neppure sottoposto a regolare manutenzione. Le normative della casa che regolano gli impianti elettrici prescrivono che questi siano realizzati a regola d’arte, che per la loro realizzazione o modifica ci si rivolga a personale abilitato e che, ad intervento eseguito, si richieda la Dichiarazione di conformità all’impiantista (Legge 46/90). Questi concetti sono stati ribaditi in seguito con il D.M. n. 37/2008, il nuovo regolamento entrato in vigore a marzo del 2008 per disciplinare gli impianti elettrici degli edifici, con il quale in parte si è abrogata la Legge 46/90. Per la corretta manutenzione dell’impianto è tuttavia necessario effettuare delle verifiche sui vari elementi che lo compongono, per rendersi conto che non siano danneggiati, e svolgere specifiche misurazioni per accertarsi della presenza di determinati valori.
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Verifiche impianti elettrici: cosa sono e chi le fa

Verifiche impianto elettrico Il termine "verifica" è stato introdotto dal Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) con la norma CEI 64-8 che riguarda la realizzazione di impianti elettrici che fanno uso di utilizzatori a tensione nominale che non superi 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua, per garantire la sicurezza delle persone e dei beni. Le verifiche sono relative a tutte le operazioni fondamentali da eseguire in un impianto elettrico per accertarne la rispondenza alle normativa vigente. Si tratta di controlli con i quali professionisti abilitati valutano la condizione dell’impianto, attraverso diversi passaggi. Le verifiche comprendono gli esami a vista e le prove. I primi servono ad accertare ad occhio nudo che i cavi non siano danneggiati o difettati, per non compromettere la sicurezza degli utenti. Si distinguono in esami a vista ordinari o approfonditi che prendono in considerazione anche lo stato di conservazione dell'impianto e si effettuano con specifici strumenti. Con le prove il professionista si accerta della conformità dell’impianto alla norma CEI 64-8, prendendo in esame i conduttori di protezione, la resistenza all’isolamento, la misura della resistenza di terra ecc.

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Periodicità verifica impianti

controllo impianto elettrico La periodicità con le quali devono essere eseguite le verifiche sugli impianti elettrici è stabilita dalle norme CEI. In particolare le verifiche periodiche sono state rese obbligatorie per gli impianti realizzati negli ambienti di lavoro e si distinguono in verifiche periodiche di manutenzione ed ispettive. Le prime servono ad accertare il permanere nell’impianto dei requisiti tecnici di sicurezza, le seconde invece si effettuano su determinate macchine e sistemi d'impianto (ascensori, parafulmini, impianti di terra ecc) ritenuti particolarmente pericolosi. Per effettuare quest’ultime bisognerà rivolgersi ad Enti specifici. Con il DPR 462/01 tutti i datori di lavoro sono stati quindi obbligati ad effettuare delle verifiche periodiche, da ripetersi ogni 2 anni sugli impianti elettrici di messa a terra, sui dispositivi di protezione contro i fulmini e soprattutto negli impianti elettrici installati nei luoghi a rischio esplosione. Per tutti gli altri ambienti di lavoro la frequenza con la quale si dovranno effettuare le verifiche sale a 5 anni. In caso di modifiche dell’impianto o di problemi gravi, va da sé che il datore di lavoro potrà fare eseguire una verifica straordinaria.



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